Leggere Fiori di
magnolia di Rosa Ventrella è stata un'impresa unica. Lo dico,
non in senso negativo, ma tutt'altro. Sono partita convinta di non
provare emozioni, ma a metà del libro mi sono dovuta ricredere. Dal
prologo non ero rimasta molto colpita; forse: per un mio pregiudizio
per i libri scritti in terza persona o perché ambientato in un'epoca
storica diversa da quella in cui vivo. Sta di fatto che ho dovuto
ricredermi alla grande. Le emozioni che provi pagina dopo pagina
crescono sempre di più: dalla felicità alla tristezza fino ad
arrivare alla rabbia.
Il libro è strutturato
in tre parti e ogni capitolo, ogni singola parola suscita grandi
emozioni, vivi quelle stesse passioni dei protagonisti e senti i loro
stessi odori, come se fossi anche tu dentro il libro, dentro la
storia. Protagonista della storia è Nina o meglio Ninette e Vittorio
suo grande amore.
Nella prima parte
incontriamo una Nina ingenua e spensierata, alle prese con una zia
apprensiva, che però impara ben presto ad apprezzare. La Ninette di
questa prima parte ama intensamente Vittorio. Lui è il suo porto
sicuro, il suo futuro, la sua famiglia. Quella famiglia che le è
sempre mancata. A contrapporsi a questa splendida coppia c'è suo zio, un personaggio losco e vendicativo che costringe il
ragazzo a partire.
Vittorio promette a
Ninette che tornerà e costruirà con lei quella famiglia che tanto
entrambi desiderano. Finisce così la prima parte di questa storia...
Il loro saluto ci porta
alla seconda parte del libro e troviamo una Nina più grande dieci
anni, che vive in Francia e che fa di tutto per cercare di tirare
avanti in tutti i modi e lo fa soprattutto per sua figlia Giulia. Un
dono ricevuto dal suo grande amore prima di partire e poi morire
(come lei crede). In Francia Nina incontra nuovi amici e tra questi
inizia una relazione con Philippe. I due iniziano a conoscersi e ad
amarsi, ma il passato di Nina torna sotto le sembianze di due occhi
azzurri penetranti. E da quel momento in poi tutto viene messo in
dubbio.
Arriviamo così alla
terza parte del libro in cui troviamo un Vittorio diverso, anzi,
incontriamo Big Joe.

La storia si svolge
nell'arco di dieci anni, anni nei quali Nina matura, si trasforma da
ragazza ingenua a donna con delle responsabilità. Immedesimarmi in
lei non è stato semplice, soprattutto perché, la storia è
ambientata negli anni '50.
Ho trovato una Nina
giovane e spensierata, senza alcuna malizia che ama e soffre per
amore. Dieci anni dopo la stessa Nina è costretta a diventare adulta
per amore della sua Giulia. Un amore che le insegna che nella vita si
deve andare avanti e non vivere dei ricordi del passato.
Non do un voto al
libro... non è il mio compito di lettrice, ma credetemi è stata una
lettura sorprendente; arrivata così per caso e che mi ha travolto
fin dalle prime pagine. L'ho divorato in un paio di giorni. Ero
letteralmente incollata alle pagine, a tutti i costi dovevo sapere
come sarebbe andata a finire la storia d'amore tra Nina e Vittorio.
Ho amato questa lettura al tal punto che mi è scesa anche la
lacrimuccia e mi ha fatto capire, come il passato debba restare tale;
e quindi anche essere dimenticato per vivere le opportunità che ci
offre il presente, proprio come ha fatto Nina...
Se mi dovessero chiedere
un consiglio libroso proporrei senz'altro questo titolo, che
consiglio di leggere davanti a un camino scoppiettante, con una buona
tazza di tè. Preparatevi a immergevi in questa lettura e a viaggiare
con la fantasia e a vedere luoghi come il Salento, la Francia e
infine l'Ohio.
Un bacione
Francesca.
Ricordatevi di mettere il
like al post!
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver lasciato il tuo pensiero.