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4 mag 2017

Beautiful girl di Mia Asher - opinione

Avevo letto solo un libro di questa autrice dato che ne avevo sentito parlare bene e libro in questione è Arsen. Un libro che mi ha fatto sentire angoscia, tristezza, nervoso e sollievo. La sua lettura mi ha lasciata spiazzata e per questo, presa da una sorta di masochismo, ho deciso di leggere Beautiful girl, in anteprima grazie alla Newton Compton.
Beautiful girl è una duologia completa già in lingua originale e quindi aspetto che in Italia portino il secondo libro perché voglio proprio vedere come vanno a finire le cose.

 


Blaire è intrappolata: da una parte ha un ragazzo dolce, intelligente che le può offrire amore, una sicurezza emotiva, una vita che non ha mai avuto in 23 anni.



 Lawrence le può offrire soldi, una casa e nessun tipo di legame e di conseguenza nessun tipo di sofferenza. Sicuramente vi verrà da chiedervi: ci sono ancora dubbi? 




Ronan è la scelta. Non per Blaire. Blaire non ha mai avuto una famiglia che la amasse, una madre o un padre presenti, era sempre sola e a scuola era presa in giro per la corporatura. Arriva alla conclusione che gli affetti, l’amore, persone su cui contare sono solo banalità, le uniche cose che contano sono i beni materiali, quelli che puoi comprare e la libertà di fare quello che si vuole.
Arriva però Ronan, bello, acuto, dal fascino irresistibile al quale non si può dire di no. Le fa scoprire la bellezza di essere adorata, la bellezza di quei piccoli gesti fatti col cuore, la bellezza di essere ascoltata. Ronan le può dare una famiglia, ma Blaire non riesce a non pensare che quello stile di vita non faccia per lei. 


 Mi sono innamorata di Ronan subito. Non avevo dubbi che lui sarebbe stato uno dei miei personaggi maschili preferiti. Una persona che non ha bisogno di un conto in banca enorme per fare colpo, ma ha solo le sue parole e i suoi gesti.
 “Un giorno mi permetterai di amarti, e io ti stringerò così forte da non farti più andare via. Ti amerò come se fosse l’unica cosa per cui sono venuto al mondo. Il mio scopo nella vita. […] Tu mi stai dentro.”
 Lawrence invece è quel tipo di uomo che “solo a stargli vicina ho la sensazione che la sua parola sia sempre l’ultima, e i suoi desideri i primi a essere esauditi. Non chiede, ordina. Non spera, pretende”.
Ma anche lui non è quello che sembra, la sua vera intenzione con Blaire, la sua vera natura verranno svelate nel secondo libro e non vedo l’ora di poterlo conoscere, perché così sarebbe troppo facile tifare per Ronan.
Quello che mi è piaciuto della storia è il fatto che Blaire sia molto consapevole di sé stessa, sa quello che fa, accetta il suo destino e non si lamenta mai. Ha seppellito le vecchie insicurezze e le vecchie speranze, ma con Ronan qualcosa al centro del suo cuore sta tremando.
La narrazione è veloce, Mia Asher a parer mio ci sa fare con le parole, è molto diretta, va dritta al punto e il modo di descrivere le scene è evocativo. Le scene erotiche non sono tante, ma quelle poche sono calde ed esplicite.
Se vi state chiedendo se leggerlo subito o aspettare l’uscita del secondo, posso dirvi che il finale è sospeso, ma senza un vero e proprio colpo di scena. A parer mio si può anche aspettare.
Se nell’attesa c’è chi legge in lingua originale, allora dovete assolutamente leggere “Arsen” , è uno standalone il cui Il triangolo amoroso è sempre presente, ma qui le sensazioni che proverete saranno molteplici e sempre in contrasto. Uno di quei libri che rimarranno dentro.

Sara :) 

Ricordate che ogni commento alimenta questo blog.


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