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10 mag 2017

Tutto l'amore che mi manca di Emily Henry - opinione

Tutto l’amore che mi manca è un libro sull’amore e sulla forza che ne traiamo da esso. È un libro che non comprendi fin da subito, perché sembra essere uno di quei young adult dove la protagonista è troppo lontana dal nostro modo di pensare, e in più c’è l’elemento del paranormale che non a tutti piace. Ma quando arrivi a metà e soprattutto alla fine, capisci la morale. Capisci che l’amore vince sempre, che l’amore ti guida e che l’amore sceglie per te. L’estate nella sua piccola città del Kentucky, prima di partire per il college, sembra trascorrere per Natalie nel migliore dei modi. Almeno finché la ragazza non comincia a vedere cose strane. All’inizio sono solo delle fugaci visioni: la porta di casa è rossa invece che del solito colore verde, al posto di un negozio di fiori appare un asilo nido. Quando la città scompare per ore e al suo posto compaiono dolci colline e animali che pascolano, Natalie deve però ammettere che qualcosa non va. A un certo punto riceve anche la strana visita di un personaggio che lei chiama Nonna, che le dice: «Hai tre mesi per salvarlo».

 La notte successiva, sotto le luci del campo da football del liceo, Natalie incontra un bellissimo ragazzo di nome Beau, e allora è come se il tempo si fermasse e non esistesse più nulla. Nulla, tranne Natalie e Beau. 


Come dicevo prima è difficile cogliere il senso di quello che accade o capire se quello che vede Natalie sia vero o sia finto, la sua confusione è anche la tua, ma poi tutto si fa chiaro. I ragionamenti più tecnici, come mondi paralleli, viaggi nel tempo e “fantasmi” sono spiegati abbastanza bene per una profana come me o chiunque non conosca questi concetti. In ogni caso questi discorsi non sono il centro della storia i veri protagonisti sono Natalie e Beau. Natalie è una di quelle protagoniste che mi piacciono: intelligente, con la testa sulle spalle e matura abbastanza da prendere le sue decisioni. E’ un personaggio forte da solo, ma ha anche la fortuna di avere al suo fianco un’amica che sa il suo segreto sulla visione di Nonna e non pensa che sia pazza, incoraggiandola a scoprire la verità sulla sua identità e sulla persona che deve difendere dal suo destino. Beau è un ragazzo problematico, ma sensibile, intenso, protettivo e leale. Le loro scene sono così dolci che non puoi non sospirare, si crea una sorta di empatia al punto tale che quando avviene il colpo di scena, inizi a sentire la paura. Si, c’è un piccolo colpo di scena, quando finalmente il ruolo di Natalie nella storia viene rivelato, quando capisce chi sia Nonna e chi debba salvare. Le ultime pagine saranno un misto di paura e speranza, perché vuoi che questi due ragazzi abbiano il loro lieto fine e la felicità che meritano.


La narrazione è in prima persona, la storia scorre molto bene e ci sono molti dialoghi, ma bel bilanciati così da non risultare noiosi.
Vi consiglio la lettura se volete una storia che vi faccia ritrovare la speranza, che vi faccia ricredere sul potere dell’amore e dell’altruismo e ve la consiglio se volete avvicinarvi al genere paranormal.

Ricordatevi che ogni commento alimenta il blog.

Sara ;) 

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