Parlare di
un nuovo libro è sempre impegnativo perché le nostre singole parole
influenzeranno sempre il lettore e quindi dare un parere neutro è
difficile. Premesso questo voglio parlarvi della mia ultima lettura
“La piccola casa dei ricordi perduti” di Helen Pollard.
La storia si concentra, per la maggior
parte della storia, in questa casa- vacanza, in un paesino francese
molto caratteristico e la nostra giovane protagonista Emmy si
ritroverà ad affrontare la cosa forse più sconvolgente di tutte e
cioè l’abbandono del suo ragazzo scappato con la moglie del
proprietari della casa vacanze. Riuscirà Emmy a superare il tutto?
Ci sarà ancora spazio per l’amore nel suo cuore?
La sinossi del libro mi aveva
conquistato subito e non ho avuto dubbi sulla mia prossima lettura;
Emmy è una ragazza forte, ha affrontato il tradimento nel migliore
dei modi anzi è resta per poter aiutare il povero marito
abbandonato, cioè il padrone di casa; i sente in colpa anche se lei
stessa è stata tradita e abbandonata. Cosa succede se a questa
equazione si aggiunge un giardiniere che sembra un adone greco e un
commercialista dagli occhi color caramello? Succede che ci sono
speranze e rivincite e le seconde occasioni possono essere ancora più
intense, ma basterà questo o ci sarà qualche cupido in agguato?
Ho trovato la scrittura molto fluida
ma, non ho adorato particolarmente il soffermarsi su ogni
particolare, c’è una sorta di maniacale descrizione di luoghi e, a
mio parere, questo è un leggero punto negativo. È il libro delle
seconde occasioni o meglio voglio considerarlo così, parla di
rivincita e di sapersi rimettere in gioco abbandonando la vita
tranquilla e monotona per tuffarsi nell'avventura, parla di sapersi
risollevare e riscoprire il vero carattere che ognuna di noi ha
dentro riscoprendo le aspettative e le speranze ma, è un libro che
non ho amato particolarmente perché credo che alcune minuzie
potevano essere evitate e magari descrivere bene altri aspetti ma
spero di ricredermi perché fa parte di una trilogia e quindi si
conclude con un finale ricco di suspance; non mi resta quindi che
dirvi buon viaggio nel cuore della Francia.
Francesca :)
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