L’amore
fa male è
il terzo e ultimo volume della Redemption
Series,
portata in Italia dalla Newton Compton, frutto della penna di Lauren
Layne. La serie comprende una novella (0.5 – Un
amore senza fine)
e due libri a numero pieno (1- Grazie
per avermi spezzato il cuore
– e 2, per l’appunto, - L’amore
fa male) e
narra le vicende amorose di tre migliori amici: Ethan, Olivia e
Michael.
Come
sapranno coloro che hanno già letto i primi due romanzi, si tratta
di libri autoconclusivi e abbiamo già assistito all’ happy
ever after di
Ethan&Stephanie e di Olivia&Paul.
Ora
è il turno di Michael; vediamo insieme cosa gli ha riservato il
destino (senza spoiler ovviamente).
Michael
St. Claire è cresciuto a New York e non si sarebbe mai aspettato di
ritrovarsi a vent'anni con degli stivali da cowboy. Ma ha scoperto
che il suo vero padre è un completo estraneo che ha una famiglia a
Cedar Grove, nel Texas. Lì Michael conosce Kristin Bellamy, una
ragazza raffinatissima che ha tutto ciò che Michael desidera in una
donna. L'unico problema è che Kristin esce con il suo nuovo
fratellastro, Devon.
La
sorella sfacciata e prorompente di Kristin, Chloe, è sempre stata
innamorata di Devon Patterson. Così quando Michael si offre di
aiutarla a far rompere Devon e Kristin, a Chloe non sembra vero. Poco
dopo Chloe finalmente raggiunge il suo obiettivo, ma fa una scoperta
sconvolgente: non vuole più l'uomo per cui ha combattuto, ma quello
che è stato al suo fianco.
Dopo
tutto ciò che hanno passato insieme, Michael è ferito e non vuole
più saperne. Riuscirà Chloe a convincerlo che per amore vale la
pena di correre dei rischi?
Dalla
trama, potrebbe sembrare un libro leggero, con uno svolgimento e un
finale scontati. Queste affermazioni non sono vere al 100% purtroppo.
Michael
e Chloe, che sono i nostri piccioncini della situazione, sono
entrambi personaggi con retroscena complessi. Mi spiego meglio.
Michael arriva nel Texas scappando da New York, e vi ricordate cosa
lascia nella Grande Mela? Un ex migliore amico che non gli parla, una
ex migliore amica che non ricambia il suo amore e un padre che non è
il suo. Tutto ciò contribuisce a renderlo un protagonista maschile
tormentato, brontolone e a tratti noioso. Il nostro bel Manzo
(leggendo il libro capirete perché lo chiamo così), ha deciso che
non gli importa più di niente e di nessuno. Ha deciso che l’amore
fa schifo. Ha deciso che non vuole più provare nessun tipo di
sentimento. Questa facciata da playboy tormentato poteva andare bene
per un po’, ma lui ha deciso di tenersela per il 90% del libro.
Michael
lavora al country club come insegnante di tennis e personal trainer,
e fra una scopata e l’altra con le mogli dei soci del club,
incontra Chloe.
Ringraziamo
Lauren Layne per averci donato almeno Chloe Bellamy a fare da
contrappeso a Michael St. Claire.
Chloe
è la sorella di Kristin - la ragazza che Michael ha puntato per
arrivare a Devon (il suo fratellastro) e quindi per arrivare a suo
padre (Tim Patterson).
Chloe
è una protagonista in cui molte di noi si identificheranno
facilmente, io per prima. Cicciottella, capelli ricci e selvaggi, è
la sorella “simpatica”. È un personaggio frizzante e leggero,
con la sua esuberanza, la sua autoironia, ma anche la fragilità. Sì,
perché in realtà Chloe, che fa sempre buon viso a cattivo gioco, si
sta sgretolando pian piano siccome è quasi stufa di essere sempre
quella che “stai bene così” ma che poi in realtà non si fila
nessuno. Soprattutto, non viene filata da Devon, che ama da sempre e
che, per giunta, è fidanzato con la sua sorella perfetta, magra, con
capelli lisci e lucidi e il cui aspetto compensa la totale mancanza
di personalità.
Nonostante
il caratteraccio, Michael è una benedizione per Chloe perché le dà
modo di distrarsi dal pensiero di Devon e Kristin. Allo stesso modo,
Chloe con i suoi modi spigliati e talvolta inopportuni, è una manna
dal cielo per Manzo. Entrambi portano la luce nella vita dell’altro,
ma non se ne rendono neanche conto. Nel corso della vicenda si
instaura una bella amicizia, ma che in realtà amicizia non è mai
stata. Questo rapporto fra loro è, insieme al personaggio di Chloe
stesso, una delle poche cose che mi sono piaciute.
La
storia si svolge con una “cottura lenta”, infatti ne capitano
abbastanza di tutti i colori prima che si arrivi all’epilogo.
Se
posso essere sincera, sono un po’ delusa.
Mi
aspettavo tanto da questo libro, la storia di Paul e Olivia mi era
piaciuta da impazzire.
Purtroppo,
questo volume della serie l’ho apprezzato davvero poco.
Trovo
che Michael sia davvero troppo cupo, troppo noioso. La storia è
troppo lunga, noiosa tanto quanto Manzo, e arrivata a metà non ne
potevo già più.
L’unica
cosa che mi è piaciuta della storia è Chloe, che porta allegria e
sprazzi di gioia in un mortorio di 352 pagine.
Come
dicevo all’inizio, lo svolgimento è abbastanza scontato, ma aveva
tutte le potenzialità per essere un bel libro, ahimè i toni pesanti
hanno dato un colpo netto alla spina dorsale di questa storia. Credo
che la Layne si sia lasciata prendere la mano, anche in Grazie
per avermi spezzato il cuore
avevamo la nostra dose di cattivo umore e pentimenti vari, ma era
riuscita a tenere vivo l’interessa, invece in questo libro, io
personalmente ho perso interesse a pagina 44/352.
A
conti fatti, chi ha già letto i primi due romanzi legga anche questo
per avere una conclusione alla serie.
Chi
non ha ancora iniziato la serie, si legga il romanzo di Paul e Olivia
come stand alone e faccia finta di niente.
Augurando
a tutti una buona lettura, vi saluto.
Alla
prossima,
Marcella!
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