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16 lug 2017

Dark Red di C. J. Roberts


Dark Red è il secondo volume della Captive Series autografata da C.J. Roberts. Seguirà poi un terzo volume che racconterà di ciò che è successo nell’anno che corre fra l’ultimo capitolo e l’epilogo di questo libro.

DOVEROSE AVVERTENZE:
  • Prima di leggere Dark Red è necessario leggere Dark Blue;
  • Se non avete letto Dark Blue e non volete spoilerarvi nulla, NON leggete questa recensione; RECENSIONE DARK BLUE (QUI)
  • Questa serie contiene scene violente, scene di sesso non consensuale, linguaggio e immagini forti: se siete impressionabili non intraprendete questa lettura. *PER SAPERE COS'E' IL DARK ROMANCE, VI IRMANDO ALLA GUIDA DEL SITO (LINK QUI)


Devo ammetterlo, prima di scrivere la recensione ho dovuto aspettare qualche ora per interiorizzare il libro, e anche dopo l’ho riscritta più volte. Come sapranno coloro che hanno già letto il primo capitolo, la Captive Series ha come argomento principale la schiavitù sessuale, la compravendita di esseri umani, il rapimento e tutto ciò che è collegato a questo ambiente.
Questo libro, esattamente come il primo, è un dark romance a tutti gli effetti.
C.J. Roberts è una maestra a destreggiarsi in queste situazioni difficili ed è riuscita a ricavare da uno sfondo grottesco, una storia d’amore a mio parere bellissima.

Dove eravamo rimasti alla fine di Dark Blue?
Alla fine del primo volume, avevamo una Livvie distrutta dal rapimento&tentato stupro da parte di una banda di motociclisti;. Caleb l’aveva salvata in tempo da quella orribile situazione – già da lì era evidente che stava covando dei sentimenti per la sua Gattina - per riportarla, ahimè, in una situazione ancora peggiore. Infatti, una delle ultime cose che le dice è che da lì a poco dovrà venderla come schiava a un certo Vladeck per aiutare il suo mentore, Rafiq, a vendicarsi di un torto passato.
In Dark Red, Livvie non ha perso la forza e il coraggio che caratterizzano il suo personaggio. Durante il corso del libro, vi renderete conto che la violenza sessuale, fisica, o verbale non la spezzeranno mai, no. L’unica cosa che potrebbe ucciderla sarebbe perdere Caleb. Olivia ha colto quelle piccole sfaccettature di Caleb che lui nasconde al resto del mondo e si è innamorata di lui. È disposta a tutto per lui, per salvarlo dal vortice in cui è stato risucchiato per tutta la vita, e come vedremo, il suo scopo è convincerlo a non venderla all’asta e cercare di fare ragionare Rafiq.
Caleb non sa più che pesci pigliare. È dilaniato dal sentimento che prova per Gattina, siccome sa che deve tutto a Rafiq e non può abbandonarlo verso il compimento di quella vendetta che brama da dodici anni.
È a conoscenza dei sentimenti di Livvie, dai quali cerca di non farsi influenzare, e prova con tutte le sue forze a convincerla che in realtà non esistono. Anche in questo libro vedremo un Caleb violento sotto molti aspetti, ma non innamorarsi della sua complessità emotiva e del suo amore per Olivia è quasi impossibile.
La loro relazione è complessa a dire poco. Ovviamente il primo pensiero quando si legge di Olivia che morirebbe per Caleb, è quello di una vittima affetta da sindrome di Stoccolma. Non so proprio come spiegarvi che non si tratta di questo. I sentimenti che provano l’uno per l’altra sono sinceri e, per quanto possa sembrare strano, puri.
Oltre a Olivia e Caleb appariranno anche altri personaggi questa volta. Incontreremo il fantomatico Rafiq, entreranno in scena Felipe e Celia e rivedremo Jair. Conosceremo anche due agenti dell’FBI, Janice Sloan e Matthew Reed che passeranno molto tempo con Livvie in ospedale. Purtroppo rivedremo anche Kid e Nancy, se vi ricordate sono gli unici due appartenenti alla banda di motociclisti che Caleb ha tenuto in vita per vendicare la sua Gattina. Ahimè, anche loro vengono trasformati in schiavi, Nancy viene data a Rafiq e Kid regalato a Felipe.

Dark Red” ha una struttura narrativa complessa, si può dire. Il libro parte dalla fine della storia, infatti vediamo Livvie in un lettino d’ospedale in preda a crisi isteriche, sotto custodia dell’FBI. Tutto ciò che è successo da quando lei e Caleb lasciano la casa del dottore fino all’arresto di Livvie viene raccontato nel libro dal pov di Olivia mentre lo sta spiegando all’agente Reed sotto forma di deposizione. È un continuo intreccio di “deposizione”, scene del presente (quindi ciò che accade mentre Olivia è in ospedale) e anche pezzi di “deposizione” raccontati dal pov di Caleb (che è in terza persona). Come se non bastasse, la Roberts ci regala anche qualche pensiero dell’agente Reed (sempre in terza persona). So che sembra un piaciugo, ma in realtà si capisce benissimo chi parla quando e anche la storia è comprensibile.


Non vi nascondo di avere una predilezione per il genere dark romance, infatti quando l’estate scorsa uscì il primo capitolo mi ci buttai a capofitto e lo lessi in una notte. In condizioni normali avrei letto anche i capitoli successivi in inglese, ma essendo una lettura delicata e complessa ho preferito aspettare la traduzione italiana per evitare fraintendimenti.
Il dark romance puoi solo amarlo o odiarlo. Io ho adorato questa serie, non ho bisogno di leggere il terzo libro per dirlo siccome in realtà il terzo volume è solo una chicca che ci regala l’autrice, ma sappiamo già come andranno le cose alla fine del secondo, che già comprende un suo epilogo.
Personalmente non c'è nulla che vorrei criticare di questa storia. Essendo un libro incentrato sulla violenza, ritengo che ciò che succede nel libro non sia mai di troppo. La Roberts ha descritto la realtà nuda e cruda senza sconti o esagerazioni. Da questo punto di vista non ha nulla da invidiare a un’altra beniamina del genere come Pepper Winters.
Insomma, a me il libro è piaciuto. Consiglio la serie agli amanti del genere e spero di poter leggere qualcos’altro di questa autrice.
Nel frattempo, auguro a tutti una buona lettura.
Un bacio, Marcella :*

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