Voglio iniziare questa mia piccola
opinione su “Amori e pregiudizi nella libreria dei cuori solitari”
di Annie Darling con le domande che mi sono posta all'inizio della
lettura: che cosa mi dovrò aspettare? Sarà davvero un viaggio
unico?
Il libro è il secondo volume di una serie ambientata in questa
libreria londinese “Happy ever after” specializzata
nella letteratura rosa e andremo
a conoscere Verity Love, uno dei protagonisti più controversi del
primo libro. (recensione QUI)
Verity, come per sua stessa ammissione, è una ragazza introversa,
non ama molto socializzare e sta per la maggior parte del tempo
chiusa nello studio della libreria proprio perché non ama il
contatto con le persone. È così chiusa in se stessa e nella sua
“isola” che si è addirittura inventata un fidanzato: Peter Hardy
l'oceonografo; tutto questo perché vuole sfuggire alle amiche Posy e
Nina che vogliono trovarle assolutamente un compagno. Cosa succede se
le stesse amiche diventano delle stalker e ti seguono per incontrare
questo fidanzato perfetto? Succede che chiedi aiuto ad un estraneo ed
è così che Verity incontra Johnny ed è costretta a raccontare
tutto a questo perfetto sconosciuto del suo piano, ma anche Johnny ha
bisogno di aiuto e i due intraprendo così una finta relazione con
l'unico obbligo di non innamorarsi reciprocamente l'uno dell'altra,
anche perché il cuore di Johnny è occupato da quella che io ho
amato definire una strega che è anche sposata da dieci anni con il
migliore amico di Johnny. Per tutta l'estate si fanno vedere insieme
ma alla fine anche l'introversa Verity cadrà vittima dell'amore e
Johnny cosa farà? Lotterà per Verity o lascerà andare l'unica cosa
bella della sua vita?
Il romanzo è un crescendo di emozioni, complice anche uno dei
classici della letteratura rosa “Orgoglio e Pregiudizio”, ogni
capitolo è introdotto da un frase del celebre libro della Austen e
fa da assaggio al capitolo. La storia è narrata in terza persona e
segue una lettura fluida e molto semplice, forse è un po' lenta
all'inizio, ma alla fine ti spinge ad andare avanti per capire come
si evolvono i personaggi e a tifare per il lieto fine. Ho adorato i
momenti di intimità dei protagonisti, senza tutte quelle scene di
sesso sfrenato che forse siamo abituate a leggere. Mi è piaciuto
particolarmente il riferimento ai classici perché fa capire che
tutti i grandi della letteratura hanno parlato di amore e hanno fatto
sognare, e penso che questa scelta sia dovuto allo spirito romantico
dell'autrice che vuole far riscoprire i classici della letteratura
rosa. Detto questo non mi resta che augurarvi buona lettura.
Francesca
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