Martina è una mamma di
quarantadue anni che lavora per una rivista d’arte e allo stesso
tempo cura una rubrica per donne con problemi amorosi. Ha un marito,
bellissimo, Cesare e due gemelli, Nirvana e Ananda (figli chiamati
così per il suo passato “hippie”).
La sua vita sembra
scorrere tranquilla finché una mail della sua rubrica per cuori
spezzati non la porta a riflettere sul suo matrimonio e
sull’eventualità che il marito la tradisca.
Martina, senza nemmeno
chiedere eventuali spiegazioni al marito sui suoi ritardi, sui suoi
silenzi o sul suo essere da un po' di tempo sempre di buon umore, si
convince che lui abbia una relazione con la sua segretaria Camilla.
Così comincia a provare a
“cambiare la sua vita” cercando di mettere in pratica passioni e
ambizioni del passato e rivalutandosi nel suo ruolo di donna,
accantonato dalla nascita dei suoi figli e dal suo ruolo di moglie e
madre.
Devo dire che questo
romanzo non mi ha entusiasmato, né incuriosita più di tanto nella
lettura, capitolo dopo capitolo. Alcune cose sono buone: il modo di
scrivere leggero e frizzante dell’autrice, la delineazione di
alcuni personaggi che riflettono uno spaccato di vita reale ( le
amiche così diverse di Martina, Sole e Paolina), la situazione vera
e sempre più frequente in cui si ritrovano molte donne di oggi…
Ma ciò che non ho
apprezzato è l’empatia che si crea con la protagonista della
storia, Martina, una donna a mio avviso nasconde i suoi problemi
dietro un presunto tradimento del marito e non si scomoda nemmeno ad
andare a chiedere spiegazioni al presunto “fedigrafo”, prima di
finire a letto col classico toy-boy. Questa è una cosa che non mi è
piaciuta così come descrizioni lunghissime, minuziose e a mio avviso
noiose di “scene di vita familiare”. Inoltre un finale che ti
lascia con l’amaro in bocca e sembra buttato lì per caso… della
serie “non si capisce dove l’autrice voglia andare a parare”.
Ho apprezzato invece molto
l’idea di un matrimonio che forse si può salvare; la passione che
divampa di nuovo, forse quasi come il primo giorno. A mio avviso
quelle sono le pagine più belle del libro.
Per concludere questo
romanzo, per quanto non privo di elementi positivi, non mi ha preso e
secondo me poteva essere narrato in maniera diversa senza spendere
pagine e pagine su dettagli a mio avviso poco utili alla storia.
Daniela
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