Un
posto accanto a te è il terzo della serie di autoconclusivi elements
e come ogni romanzo
della Cherry è pieno di sentimenti ed emozioni che vi rapiranno ad
ogni pagina.
Momenti. Le nostre vite sono un insieme di momenti. Alcuni terribilmente dolorosi e pieni di rimpianto. Alcuni splendidi e carichi di promesse per il futuro. Ho vissuto molti momenti nel corso della mia vita: momenti che mi hanno cambiata, momenti che mi hanno messa alla prova. Momenti che mi hanno spaventata e momenti che mi hanno trascinata giù verso il fondo. Comunque, tutti i momenti più importanti – quelli che mi hanno spezzato il cuore o fatto trattenere il respiro – includono tutti lui. Avevo dieci anni quando ho perso la voce. Un pezzo di me mi è stato portato via, e l’unica persona al mondo in grado di “sentire” il mio silenzio era Brooks Griffin. Lui è stato la luce durante i miei giorni più oscuri, la promessa di un domani, fino a che non ha avuto luogo la sua tragedia personale. Una tragedia che l’ha trascinato in un abisso. Questa è la storia di un ragazzo e una ragazza che si sono amati a vicenda senza amare sé stessi. Una storia di vita e di morte. Di amore e di promesse infrante. Di momenti.
Questo
libro è stato più difficile da leggere per me rispetto a infinite
volte (recensione qui) e ti amo per caso (recensione qui)
che è il mio preferito tra i tre. Questo è molto più cupo, molto
più triste e lento, per arrivare a un punto di svolta bisogno
superare più della metà del libro.
Maggie
May è una ragazza che ogni giorno deve affrontare i suoi demoni,
ogni giorno ripensa a quello che le è capitato, a cosa le ha fatto
perdere la voce, ma sopravvive grazie ai libri e a Brooks, migliore
amico del fratello. Dieci anni prima le ha fatto una promessa, di non
lasciarla mai, di essere sempre accanto a lei e di essere la sua
àncora. Non hanno bisogno di tante parole, solo sguardi e la musica.
Ma
la storia con Brooks non è facile, sembra non riescano a stare sulla
stessa frequenza, non riesco ad avere un attimo di pace e quando
sembra andare tutto bene le cose cambiano e le loro strade si
separano.
Eravamo un bellissimo sogno, lui e io. Ma non era altro che questo: un bellissimo sogno dal quale sarei stata costretta a svegliarmi.
Dopo
la tragedia la famiglia di Maggie è cambiata, la madre e la sorella
hanno cambiato atteggiamento nei suoi confronti, trattandola male o
ignorandola completamente. Il padre invece è sempre accanto alla
figlia e non smette di ripeterle la frase che le ripete
da quando era bambina “è
per il battito del tuo cuore che il mondo non smette di girare”.
Ma tra i due genitori ci sono problemi: hanno smesso di guardarsi, di
ballare in mezzo al salotto e di comunicare.
Tutto
cambia quando Brooks vive momenti di inferno, cade in un baratro e
sembra destinato a non uscirne. Sarà qui che Maggie troverà la
forza di cambiare ed essere lei l’àncora del ragazzo che l’ha
sempre messa al primo posto nella sua vita.
I
toni del romanzo sono molto tristi, ti si stringe lo stomaco a
rivivere le scene che han portato Maggie a perdere la voce. Avrei
voluto spesso e volentieri urlarle di fidarsi dei genitori, di
Brooks, della sorella e raccontare tutto. Ma nella sua mente, il
demonio che l’ha costretta a questa situazione è piú forte.
A volte siamo noi i nostri peggiori nemici. Bisognerebbe imparare a fare distinzioni tra i propri pensieri, essere in grado di separare la verità dalle bugie che ci propina la nostra mente. Altrimenti rischiamo di diventare schiavi delle catene che ci mettiamo alle caviglie da soli.
Purtroppo
non mi è piaciuto come per l’80% del libro tutto è uguale per poi
far accadere tutto di fretta facendo diventare le cose un po’
surreali e improbabili. Le emozioni ci sono sicuramente e raccontare
una storia con pochi dialoghi non è facile e faccio i complimenti
all’autrice, ma il mio preferito rimarrà ti amo per caso.
Adesso
aspetto che la Newton Compton porti presto l’ultimo della seria in
Italia.
Un
bacio Sara. ;)
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