Buongiorno
a tutte e ben ritrovate, è da poco passato il giorno degli
innamorati e sicuramente una storia d’amore è quella che ci serve
per farci sognare ancora di più perché il rosa non è solo un
colore, ma uno stile di vita. Detto questo voglio parlarvi della mia
ultimissima lettura “Un ragazzo d’oro” di Lauren Blakely che
grazie alla Mondadori ho avuto il piacere di leggere. Il libro, che
non è il primo, fa parte di una serie e si può leggere
assolutamente senza aver letto i precedenti, anche se secondo me era
giusto rispettare l’ordine per capire alcuni personaggi che
incontreremo nella lettura.
Dalla
sinossi il libro mi è sembrato subito adatto a me: leggero e
divertente, quello che mi serve in questo periodo, ma non sono stata
particolarmente attratta dalla lettura, non sono riuscita ad essere
lettrice e spettatrice; sotto certi aspetti mi ha annoiato
moltissimo. La storia sembrerà un cliché: due amici che vanno a
vivere insieme e alla fine finiscono a letto insieme; sembrava che ci
fossero le premesse per un romanzo ricco di battute e tante cose
“sconce” ma, ahimè, non è stato così.
Per quasi la metà del libro leggiamo di Chase, il protagonista maschile, che cerca in tutti i modi di non superare il limite imposto dalla loro amicizia; alla fine cede alla passione e vedremo tanta azione ma senza riuscire a farci coinvolgere, sembra quasi tutto forzato.
Conosceremo Josie, la protagonista femminile, attraverso alcune ricette di cucina, il libro è infatti scritto dal punto di vista di Chase e forse mi aspettavo qualcosa di diverso, ho preferito quelle poche pagine di Josie e no di Chase perché riuscivo a capire l’evolversi dei sentimenti.
Detto questo non sconsiglio la lettura perché non fa parte del mio essere lettrice, come ho detto altre volte, il mio è solo un parere soggettivo e questo libro non è stato uno dei miei libri preferiti. Un bacio Francesca.
Ecco il mio dono: sono il re dei compartimenti stagni. Ogni cosa viene stivata in un apposito cassetto: desideri e azioni; libidine e sentimenti; amore e sesso. Uno va qui, l’altro va lì. E non si mescolano mai.
Per quasi la metà del libro leggiamo di Chase, il protagonista maschile, che cerca in tutti i modi di non superare il limite imposto dalla loro amicizia; alla fine cede alla passione e vedremo tanta azione ma senza riuscire a farci coinvolgere, sembra quasi tutto forzato.
Anche se sono solo un amico che non oltrepassa il limite, tutti i segnali nella mia testa e nel mio corpo indicano un’intenzione diversa, Josie Hammer mi eccita, e questo è un grosso problema.
Conosceremo Josie, la protagonista femminile, attraverso alcune ricette di cucina, il libro è infatti scritto dal punto di vista di Chase e forse mi aspettavo qualcosa di diverso, ho preferito quelle poche pagine di Josie e no di Chase perché riuscivo a capire l’evolversi dei sentimenti.
Non so come ho potuto pensare di separare il sesso dall’amicizia e la libidine dal sentimento.
Detto questo non sconsiglio la lettura perché non fa parte del mio essere lettrice, come ho detto altre volte, il mio è solo un parere soggettivo e questo libro non è stato uno dei miei libri preferiti. Un bacio Francesca.
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