Il
22.03, Newton Compton ci porterà in Italia una perla delle loro
solite, ovvero il primo capitolo della serie Body Rock, autografata
dall’ennesima autrice “bestseller” americana Nora Flite (ma che
di “bestseller”, a mio avviso, avrà tutto tranne che i libri).
Sinceramente,
ero tentata di chiedere ad Ella il permesso per fare una
videorecensione, sicchè parlare
di questo libro sarebbe stato 1000 volte più facile che scriverne.
Spero
siate pronte alla mia onestissima e brutalissima recensione, buona
lettura!
SPOILER
ALERT
Ho
una tale confusione in testa che ho deciso di scrivere la recensione
appena terminata la lettura, di modo da avere ancora tutto bene
impresso.
Andiamo
per gradi, vi racconto in breve la trama: Lola fa l’aiutante nella
band di suo fratello, nonostante sia – come scoprirete tipo a
pagina 5 – la Jimi Hendrix della situazione. Drezden è il cantante
della band più seguita del momento, la quale sta tenendo questo tour
in giro per gli USA. Come si conoscono? Lola partecipa all’audizione
per essere la nuova prima chitarra della band. Da quando firma il
contratto, nel giro di una manciata d’ore si trova immersa fino ai
gomiti in una situazione quasi più grande di lei…
Inizierei
con lo spendere tre parole sui personaggi: MA CHE CA@#O?
Sto
facendo davvero – davvero – tanta fatica a cercare fra i ricordi
delle mie letture passate per capire se ho mai incontrato due
protagonisti così problematici e borderline.
Lola
è una ex vittima di bullismo e ex autolesionista che, ogni volta che
si avvicina a questo manzo di Drezden, si scioglie al punto da non
poter neanche mettere insieme due parole a formare una frase. A
quella che penso fosse pagina dieci lei è già talmente persa di
questo ragazzo che deve mordersi la lingua a sangue (letteralmente, e
verrà spiegato nei dettagli) per concentrarsi durante le prove.
Ragazza, datti una sveglia!
Drezden
è il figlio di un alcolizzato che si porta dietro le cicatrici dei
maltrattamenti subiti dal padre, ovviamente il tutto lo rende il
personaggio più cupo, paranoico e ansioso di questo libro.
In
generale per le prime 170 pagine circa, l’atmosfera è buia,
caotica e soffocante. Ho fatto fatica ad andare avanti, perché i
libri così, che sembrano quasi chiudertisi addosso con le loro
pagine cariche di angoscia, non mi piacciono proprio.
Poi
c’è la grande svolta: Lola e Drezden ciulano. E non sto neanche
scherzando.
Dal
momento in cui i due protagonisti iniziano ad andare a letto insieme,
rimangono folgorati e paralizzati da queste sensazioni colorate
come la lussuria e la passione.
Bipolarismo
anyone?
Non
esiste la gestione delle tempistiche: il libro sono in tutto 400 e
qualcosa pagine lette dall’iPad e contengono una storia narrata
nell’arco di dieci giorni circa.
Ragazze,
vi avverto! Se state cercando un romance che segua il solito schema
incontro-amore-litigio-amore eterno, cambiate canale proprio.
Dopo
tre giorni che Lola e Drez si conoscono già si parla di amore e fare
di tutto per rendere felice l’altra persona, cose a caso, pensieri
a caso. Mioddio, non sono mai stata così confusa!
Ad
ogni modo, tenete a mente che una giornata nel fantastico mondo di
Lola e Drez equivale ad un paio di settimane nel nostro anno solare,
perciò non fatevi scombussolare.
In
termini di “stile di scrittura” posso dire che è stato davvero
difficile stare dietro ai pensieri dei protagonisti. Qua mi permetto
di dire che, se l’intento dell’autrice era quello di farli
sembrare due pazzi depressi e bipolari, allora è stata bravissima e
merita un premio. Altrimenti, qualcuno dovrebbe informarla sul fatto
che l’unica cosa che questo libro trasmette è una confusione
infinita.
Ciliegina
sulla torta? Facendo le mie ricerche ho scoperto che non è un libro
autoconclusivo facente parte di una serie che poi avrebbe parlato
degli altri personaggi: no! I libri sono tutti su Lola e Drez.
Qualcuno mi spieghi il senso, visto che la loro storia si è già
conclusa alla fine di questo libro.
Sono
contenta che la Newton non abbia deciso di fare di questi romanzi la
loro punta di diamante del 2018, perché secondo me il popolo del
romance medio italiano, non è di certo attratto da questo tipo di
letture.
SCONSIGLIO
assolutamente il libro a tutte le ragazze che speravano di trovare un
romance erotico da manuale, magari sulla falsa riga della serie degli
Stage Dive di Kylie Scott, o di “The Bad Boy” di Samantha Towle.
Di
certo, chi vuole intraprendere questa lettura deve armarsi di santa
pazienza e tanta sopportazione per il cattivo gusto…. E un’altra
cosa certa è che il mio viaggio nel mondo dei libri di Nora Flite
inizia e termina qui.
Marcella
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