“Mi
chiamo Batsheva Rosselli, non Eva Bianco, e sono ebrea. Angelo Bianco
non è mio fratello, ma un prete che voleva solo proteggermi, per
evitare che finissi nel posto in cui mi trovo adesso.”
Questo
è l’inizio di un romanzo anzi no di una storia, quella che ho
studiato e letto, ma che ogni volta mi lascia devastata; non
riuscendo mai a trovare una risposta sensata a tutto quell’odio.
SINOSSI
1943. La
Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli
ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e
Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla
religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per
Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi
sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo,
Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la
deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo
nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere
solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non
riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre
Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le
persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo
sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non
decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla
decisione più difficile di tutte.
La rivoluzione di rado ha aiutato gli ebrei.
Siamo
nel pieno delle leggi razziali e delle restrizioni per milioni di
ebrei; tra Eva e Angelo nasce un sentimento forte che va oltre ogni
pregiudizio. La loro amicizia non conosce religione; sono due bambini
che diventano adolescenti e poi una giovane donna ebrea e un giovane
prete. Non è la classica storia che parla di amore contrastato. E'
una storia dentro la storia, vivremo il regime nazista e le crudeltà
che ne sono seguite e vedremo nascere un amore, tormentato e
passionale. Questi due giovani amici affronteranno insieme le sfide
che incontreranno e solo la speranza darà loro la voglia di lottare
e combattere un nemico crudele e spietato. Lotteranno per tutte le
persone coinvolte nelle loro vite e per le persone che hanno visto
morire. Lotteranno contro i loro sentimenti ma, niente resiste
all’amore e proprio questo sarà la loro salvezza, proprio l’amore
sarà il frutto di tutti i loro sacrifici, sarà i rami delle loro
radici.
L’assurdità di queste leggi è la cosa più offensiva. E le offese sembrano non avere mai fine.Strappar via la dignità di una persona era come scuoiarla viva.
Non
è stato un libro semplice, ho pianto e ho dovuto fare innumerevoli
pause; un libro che mi è entrato dentro, strutturato in modo
magnifico: ci saranno le confessioni di Eva ed Angelo e poi, la
storia, scritta in terza persona, e ciò permette di entrare nel
romanzo vivere tutti gli orrori e la disperazione di milioni di
persone. L’autrice è stata bravissima perché ha dipinto i
paesaggi in modo reale, non ho visto finzione o informazioni assurde,
tutto è studiato e incorporato in modo armonico. Ci sono spazi
temporali che si alternano, però tutto è molto chiaro grazie al
diario di Eva e di Angelo. Alcuni personaggi sono inventati, mentre
altri sono reali; mi è piaciuto molto l’aver sottolineato che la
speranza ha permesso a questi protagonisti di vivere non solo per
loro e per il loro amore, ma anche per tutti gli altri e proprio come
questa sia riuscita a salvarli nel momento del bisogno. Mi ha fatto
capire che proprio la speranza ha permesso a milioni di uomini di
sopravvivere, un libro che io consiglio a tutte, una storia d’amore
e di vita.
Francesca
Francesca
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