L’autrice di questo libro, Chiara Francini, è conosciuta soprattutto per essere un'attrice e una comica straordinaria. La scrittura è un'arte che ha intrapreso da poco e in modo eccelso.
Mia madre non lo deve sapere è il suo secondo romanzo edito da Rizzoli. E per chi non lo sapesse, è il proseguimento di: “Non parlare con la bocca piena” uscito l’anno scorso.
La Francini è riuscita a creare una storia molto realistica, gettando qui e lì spunti importanti che ricreano scenari e spaccati della nostra era.
La protagonista del libro, dal nome, Chiara (sarà forse un caso?), è stata cresciuta da due padri, Giancarlo e Angelo, uno fiorentino e uno napoletano in un condominio che per molti versi mi ricorda quello delle fate ignoranti di Ozpetek, pieno di persone diverse fra di loro, ma comunque accomunate da quel senso di famiglia, che manca in molte di quelle tradizionali. La storia riprende dopo un anno dalla morte di papà Giancarlo, nel momento in cui Chiara è Federico vanno a vivere nel Voilà, il nome della casa d’infanzia di lei. Ed è proprio qui che fra una triglia e 3 gattoni, fa la sua ricomparsa Eleonora, madre biologica di Chiara, che l’ha lasciata ai due uomini, che di certo potevano darle più amore di quanto lei stessa ne avesse in corpo.
“L’amore
non è mai perfetto ma sempre perfettibile. Accontentarsi è uno
schifo, cercare un prototipo pure peggio. “Buttare via” e
“lavorarci su” stanno lì, a far cosacce in una terra misteriosa
piena di etica e lussuria. I desideri cambiano, non facciamocene una
colpa, bambina mia. Dobbiamo amare, amare come regine. Dobbiamo amare
quello che non ci aspettiamo, farci sorprendere. Dobbiamo amare,
sempre. E parlare. E naturalmente sperare che tutto avvenga prima
delle dodici, quando le occhiaie son sbiadite perché ancora portano
il ristoro del sonno.”
In
barba a quello che dicono che gli attori non sono bravi a scrivere...
Bè, la Francini ha fatto ricredere tutti. Questo è si un romanzo
forte, potente, forse non comprensibile da tutti, ma racconta una
storia che scava dentro, che ti fa riflettere, che ti fa porre
domande. La genitorialita’ di due uomini, tema controverso e molto
dibattuto, viene affrontato con candore, e mai sottovalutato, perché
i due padri sanno che in mezzo alla gente, se Chiara li chiamasse
entrambi papà, sarebbero etichettati. Il ritorno di una madre che
madre non è, ma che porta Chiara a rivalutarla come donna e come
futura madre. E poi tanti personaggi secondari che fanno da sfondo,
ma che sfondo in realtà non sono. Sarcasmo e ironia non mancano, ma
tutto ciò se fosse stato trattato in maniera seria sarebbe risultato
falso e ipocrita.
Giovanna.
P.s Restate sintonizzate, perché presto ci sarà un GIVEAWAY abbinato a questo romanzo.
P.s Restate sintonizzate, perché presto ci sarà un GIVEAWAY abbinato a questo romanzo.
Adoro la Francini...qualsiasi cosa lei faccia!! Bravissima, bellissima e intelligente!!
RispondiEliminaAdoro la Francini...qualsiasi cosa lei faccia!! Bravissima, bellissima e intelligente!!
RispondiEliminaX carità non comprate questo libro.una gran fregatura!!né capo né coda
RispondiEliminaQuando arrivi alla pag.80 hai il disgusto x il non senso!!!
RispondiEliminaLo leggerò, sono curiosa
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