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18 mag 2018

Nate di Celia Aaron [recensione]

Chi ha detto che anche il boss di un clan mafioso non possa avere un cuore grande?
Non la classica storia di mafia, non la classica storia del protagonista forte, indipendente e cattivo e della bella ragazza indifesa che si innamora del boss. Assolutamente no, l’autrice ci porta a Chigago con una guerra tra due clan di mafia, russo e americano, dove il protagonista del libro, il boss del clan mafioso americano, Nate, è sì bello e tenebroso ma attenzione, si capisce chiaramente fin dalle prime pagine che è un uomo di rispetto, dal cuore grande, che vive una vita al limite ma con i piedi ben per terra e a modo suo sa cosa è giusto e cosa sbagliato. O forse lo sapeva fin quando non rivede dopo cinque anni, Sabrina.


Nate l’aveva lasciata che era una ragazzina, con due occhi grandi dove potevi vedere tutta la paura che lei provava per quel mondo e tutto l’amore che provava per il suo salvatore Nate. Ora se la ritrova davanti, bella come non mai, fatale e donna. Nate comprende subito che la sua ragazzina è diventata una donna, una donna con abbastanza coraggio per stare insieme a lui e rischiare la sua vita per vincere la sfida maggiore per lei: avere l’amore di Nate.
Mi è piaciuta tantissimo la figura femminile, forte e non sottomessa, che non ha paura di dimostrare e dire il proprio amore anche quando c’è l’alta possibilità di essere rifiutata.


Negli anni in cui eravamo stati lontani mi ero indurito, ma lei era riuscita a superare questa mia spessa corazza esterna e a insediarsi nel mio cuore”.
 
Grazie ai pov alterni di Nate e Sabrina la storia scorre fluida e si comprendono benissimo i personaggi, le loro emozioni, i loro pensieri e l’atteggiamento che portano avanti. Si può notare, pagina dopo pagina, l’amore che cresce, che c’è sempre stato tra questi due personaggi ma negli anni è cambiato e si è voluto fino a scoppiare e travolgerli dalla passione e dal bisogno l’uno dell’altro. Giorno dopo giorno, Nate è sempre più stanco di essere il boss e vorrebbe tornare ad essere un uomo qualunque alle dipendenze di altri ma grazie a Sabrina riuscirà a smettere di giocare a fare il Capo e diventerà un vero Leader, capace di portare avanti il suo gruppo di uomini.
Un particolare molto interessante di questo libro è che di pari passo con la storia di amore tra Nate e Sabrina c’è anche un alone di mistero e di azione: nel clan del nostro boss c’è una talpa e l’autrice è stata talmente brava da non lasciar trapelare chi potesse essere. Arrivata agli ultimi capitoli, quando capisci chi è questo infiltrato, ti paralizzi e dici “Non è possibile” e invece sì, è possibilissimo. Questo filo conduttore un po’ sospettoso è stato davvero un colpo da maestra che ti tiene tesa fino alle ultime pagine del libro per poi lasciarti a bocca aperta.
Inseguimenti, rapimenti, minacce, passione, lealtà, amicizia e amore: tutto questo è racchiuso in questo splendido romanzo a cui non si può dare un voto inferiore a dieci!
Chiara

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