Buongiorno ragazze!!! Oggi
vi parlo a malincuore dell'ultimo libro che completa la saga
scozzese: I REALI SCOZZESI di Penelope Sky. Se avete seguito
precedentemente le mie recensioni sapete benissimo quanto questa
trilogia mi abbia colpita profondamente.
Il secondo volume della saga
si conclude con il rapimento (stavolta a fin di bene) di London da
parte del fratello, Joseph, il quale nonostante abbia promesso alla
sorella che non ci sarebbe stato nessun spargimento di sangue, riesce
a ferire gravemente Crewe.
Nel terzo volume troviamo un
Crewe piuttosto provato, sia fisicamente che mentalmente.
“Soffrivo ancora molto e
il mio umore era divenuto più cupo di una tempesta d'inverno.
Adesso, ero costantemente arrabbiato, desideroso di prendere a pugni
ogni mobile che mi capitava a tiro.”
London invece ritorna alla
sua vita di prima, aveva la sua tanto desiderata libertà ma...
“Il pensiero di Crewe
sarebbe dovuto svanire e, invece, la sua presenza nella mia mente
andava crescendo.”
Quando ormai capisce di
amare Crewe, London decide di ritornare in Scozia pensando di poter
ricominciare tutto da capo, ma ahimè troverà soltanto un uomo
furioso che non intende dare una seconda chance. Dopo mille tentativi
London riesce a far capire a Crewe che può tornare a fidarsi di lui
e che i suoi sentimenti questa volta sono reali. Tutto torna per il
verso giusto quando....
“Potrai stare con lui fino
a che questa relazione abbia fatto il suo corso. Ma Crewe deve
sposare un'altra, una donna che appartenga all'aristocrazia e tu
farai in modo che questo accada. Devi darmi la tua parola che non
diventerai mai sua moglie e che lo incoraggerai a cercare qualcuna
che sia adatta a lui. E se mai ti chiederà di sposarlo, tu
rifiuterai.”
Insomma altri guai in
vista...
Come vi dicevo, questa serie
mi ha colpita fin da subito, sarà stata la trama insolita, sarà
stato il mondo in cui Penelope Sky è riuscita ad amalgamare i
personaggi, ma credetemi anche quest'ultimo libro ha rispettato le
mie aspettative. Nonostante Crewe non avesse buone intenzioni con
London, l'amore è riuscito ad ammorbidire un cuore di pietra come il
suo, ritrovando la sua serenità che tanto cercava. Paul Sweeney
diceva “Capisci di aver letto un buon libro quando giri l'ultima
pagina e ti senti come se avessi perso un amico” ecco nel mio caso
ne ho perso due, ma si sa un libro è come un viaggio, prima o poi si
arriva a destinazione.
Un bacio a presto
Antonella.
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