Eccomi
tornata con una nuova recensione. Oggi parliamo del secondo libro
della serie Breaking
the Point di
Jay Crownover.
Nel
primo abbiamo trovato Nassir e Honor, in questo Noe e Snowden,
personaggi già incontrati di sfuggita nella serie precedente con
Bax, Reeve e Titus.
Noe
è una ragazza che vive per strada, maga del computer che deve
nascondersi poiché a The Point è risaputa la sua abilità con la
tecnologia. Abilità che un giorno la mette nei guai e l’unica
soluzione è cercare aiuto dalla persona che meno vorrebbe vederla:
Snowden Stark. L’ultima volta che si sono visti, lei gli aveva
svaligiato la casa di tutti i pc.
La
storia mi piaciuta ma ormai l’atmosfera dark che la Crownover aveva
creato nei primi libri è scomparsa. Troviamo sempre una The Point
degradata, con alto tasso di criminalità, dove i buoni scarseggiano
e adesso è il sindaco ad essere sotto attacco. Un uomo viscido che
Noe e Snowden vogliono abbattere e per farlo devono unire le loro
menti.
I
due protagonisti sono molto forti, con un passato difficile,
soprattutto il sexy nerd dai capelli rasati, tatuaggi e occhiali.
Snowden è un ragazzo che ha chiuso il suo cuore e vive solo davanti
a un pc, vuole fare giustizia per sè e per chiunque a The Point è
sotto il mirino dei criminali e quando Noe entra nella sua vita di
certo non pensa che gli sconvolgerà l’esistenza. Parte di quel
gelo si scioglierà e Noe lo aiuterà a trovare la determinazione per
mettersi in gioco e salvare più vite possibili.
“Era
quella l’intimità, il legame, che mancava a entrambi. Stavamo bene
insieme quando facevamo sesso. Stavamo bene insieme quando
litigavamo. Eravamo imbattibili quando univamo le nostre menti. Ma,
soprattutto, insieme eravamo la versione migliore di noi.. punto.”
Noe
invece è una ragazza molto coraggiosa che ha bisogno di affrontare
il suo passato per poter andare avanti. Grazie a Snowden e al loro
piano per far crollare il sindaco, anche lei riesce a trovare pace e
un ruolo importante per aiutare la città.
La
loro affinità si nota subito, ma ci sono poche scene davvero intime,
poche scene in cui si conoscono davvero e parlano, se non del loro
passato. Come sempre la Crownover si focalizza piú sulla storia in
sé che sui personaggi e la loro psicologia. La storia funziona
comunque, mi piace il modo in cui scrive e non si perde interesse.
Inoltre
ritroviamo i vecchi personaggi e ci da un anticipo su quello che sarà
il prossimo libro, ovvero la storia di Bookers e Karsen, sorella di
Reeve. Peccato per le copertine, entrambe le versione non mi
piacciono, si allontanano troppo da quello che è il contenuto del
libro.
Sara
Sara
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