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20 set 2018

Instinct di Jay Crownover [recensione]

Eccomi tornata con una nuova recensione. Oggi parliamo del secondo libro della serie Breaking the Point di Jay Crownover.
Nel primo abbiamo trovato Nassir e Honor, in questo Noe e Snowden, personaggi già incontrati di sfuggita nella serie precedente con Bax, Reeve e Titus.

Noe è una ragazza che vive per strada, maga del computer che deve nascondersi poiché a The Point è risaputa la sua abilità con la tecnologia. Abilità che un giorno la mette nei guai e l’unica soluzione è cercare aiuto dalla persona che meno vorrebbe vederla: Snowden Stark. L’ultima volta che si sono visti, lei gli aveva svaligiato la casa di tutti i pc.


La storia mi piaciuta ma ormai l’atmosfera dark che la Crownover aveva creato nei primi libri è scomparsa. Troviamo sempre una The Point degradata, con alto tasso di criminalità, dove i buoni scarseggiano e adesso è il sindaco ad essere sotto attacco. Un uomo viscido che Noe e Snowden vogliono abbattere e per farlo devono unire le loro menti.
I due protagonisti sono molto forti, con un passato difficile, soprattutto il sexy nerd dai capelli rasati, tatuaggi e occhiali. Snowden è un ragazzo che ha chiuso il suo cuore e vive solo davanti a un pc, vuole fare giustizia per sè e per chiunque a The Point è sotto il mirino dei criminali e quando Noe entra nella sua vita di certo non pensa che gli sconvolgerà l’esistenza. Parte di quel gelo si scioglierà e Noe lo aiuterà a trovare la determinazione per mettersi in gioco e salvare più vite possibili.

Era quella l’intimità, il legame, che mancava a entrambi. Stavamo bene insieme quando facevamo sesso. Stavamo bene insieme quando litigavamo. Eravamo imbattibili quando univamo le nostre menti. Ma, soprattutto, insieme eravamo la versione migliore di noi.. punto.”

Noe invece è una ragazza molto coraggiosa che ha bisogno di affrontare il suo passato per poter andare avanti. Grazie a Snowden e al loro piano per far crollare il sindaco, anche lei riesce a trovare pace e un ruolo importante per aiutare la città.
La loro affinità si nota subito, ma ci sono poche scene davvero intime, poche scene in cui si conoscono davvero e parlano, se non del loro passato. Come sempre la Crownover si focalizza piú sulla storia in sé che sui personaggi e la loro psicologia. La storia funziona comunque, mi piace il modo in cui scrive e non si perde interesse.
Inoltre ritroviamo i vecchi personaggi e ci da un anticipo su quello che sarà il prossimo libro, ovvero la storia di Bookers e Karsen, sorella di Reeve. Peccato per le copertine, entrambe le versione non mi piacciono, si allontanano troppo da quello che è il contenuto del libro.

Sara

 

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