Ben ritrovate, oggi
vi voglio parlare di “Sei l’amore che vorrei” di K.A. Linde,
ultimo libro della “Avoiding series”. È stato un libro molto
difficile e tormentato, l’ho ripreso più volte perché mi mancava
la voglia di leggerlo, ma non vi anticipo nulla.
Lexi
finalmente è riuscita a lasciarsi il passato alle spalle e, dopo il
matrimonio del suo Jack, riesce finalmente a vivere la sua storia con
Ramsey. Una telefonata inaspettata mette in dubbio tutte le sue
certezze e prendere la decisione più importante della sua vita.
Riuscirà Lexi a mettere pace e chiarezza nella sua vita e nel suo
cuore?
Come
vi ho detto è stata la prima volta che un libro non è riuscito a
catturarmi; sentivo che mancava qualcosa alla storia, forse poca
passione o personaggi troppo statici, un libro che ho davvero amato e
odiato. Ho letto di una ragazza tormentata, confusa e alla fine anche
se è riuscita a seguire il suo cuore è rimasta lo stesso insicura,
e di una donna forte e decisa nel campo professionale, ma totalmente
insicura nel campo sentimentale.
"Lui
le sistemò una ciocca ribelle dietro l’orecchio, così vicino che
quasi poteva assaporare l’odore familiare che associava a Jack. Era
come acqua di colonia muschiata, sesso e tensione combinati in un
miscuglio delizioso."
"Fissarla
a quel modo avrebbe dovuto essere illegale.
Non era giusto che
detenesse ancora un controllo
così ferreo sul suo corpo."
"Era
così tanto tempo che cercavano di opporsi a quei sentimenti che Lexi
non riusciva nemmeno a esprimere a parole la sensazione di sapere che
Jack l’aspettava, che la voleva, che poteva averlo…"
"Era
l’anello di una promessa- la promessa di dedicarsi a lei, amarla,
trattarla come meritava. E, indossandolo, lei gli prometteva lo
stesso."
Gli
uomini del libro, si sono parecchi gli uomini presenti in questo
libro e ancora non ho capito bene il senso di alcuni. Sono… non
trovo le parole giusti per definirli. A tratti passionali, ma molte
volte è come se non esternassero i loro veri sentimenti, mentre
altre volte sembrano più innamorati del personaggio femminile. Non
mi è piaciuto il costrutto presente/ passato, fortunatamente gli
ultimi capitoli erano tutti dedicati al presente. Chi mi conosce sa
che io non sono un’amante dei libri scritti in terza persona, ma ci
sono delle eccezioni, questo sicuramente non è stata un’eccezione,
molte volte non riuscivo a capire il personaggio che parlava, era
tutto molto confusionario; ancora ora non so come sono riuscita ad
arrivare alla fine della lettura. Detto questo non scoraggiatevi
dalla mia recensione, è solo un’opinione personale e quello che a
me non piace per altri è bellissimo.
Un bacio Francesca.
Un bacio Francesca.
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