Newton
compton editore pubblica un nuovo libro di Penelope Douglas, Birthday
Girl, autoconclusivo e indipendente dalla nuova serie che aveva
spopolato in Italia con il primo libro “Il mio sbaglio più grande”.
Questo
però, a differenza della serie “The Fall Away” e “Devil’s
Night” è “fumo negli occhi” nel senso che è un bel libro,
scorrevole, la Douglas dopotutto non è l’ultima arrivata come
scrittrice, ma dalla trama ci si aspettava qualcosa di totalmente
diverso da quello che invece si andrà a leggere. Per spiegare meglio
sarà necessario fare dei piccoli spoiler per prepararvi
psicologicamente allo stile del libro.

Troviamo
Jordan, una ragazza di 19 anni che lavora in un bar non molto
raccomandabile, con una famiglia disastrata e una sorella che fa la
spogliarellista per vivere e un po’ eccentrica. Jordan è fidanzata
con Cole, che è stato il suo migliore amico da molto tempo e dopo un
brutto evento si avvicinano e si mettono insieme per superare il
dolore. Il giorno del compleanno di Jordan, Cole non si fa vivo e lei
decide di andare al cinema a vedere un film degli anni 80 essendo
appassionata di questa epoca. In questo cinema al buio incontra un
uomo, alto, bello e più maturo di età di lei ma con cui si sente
subito a suo agio e in sintonia. Verrà a scoprire in un secondo
momento che si tratta di Pike Lawson, il padre di Cole. In seguito a
eventi disastrosi dovuti alla vena autodistruttiva di Cole, lui e
Jordan si vedranno costretti ad andare a vivere con Pike per tirare
avanti e quindi vivere tutti e tre sotto lo stesso tetto: Cole è
ignaro dei sentimenti di Jordan, è sempre meno presente in casa
(anche se non si capisce perché preferisce sbronzarsi ogni sera
piuttosto che stare con la sua ragazza), sempre più distante da lei,
la ignora totalmente con comportamenti che non sono da ragazzo ma da
vero e proprio bambino da, in questo modo, la possibilità a Jordan
di passare dei momenti da sola con Pike. Da questo momento inizia la
delusione del libro: per i capitoli successivi fino a una buona metà
del libro non succedere NIENTE, assolutamente niente. Solo una serie
infinita di pensieri di Jordan su quanto si trovi bene con Pike e su
quanto si sente abbandonata da Cole, dalla sua famiglia e su quanto
abbia voglia di indipendenza economica. Dall’altra parte troviamo
un Pike anch’egli pensieroso, attratto dalla ragazza del figlio ma
inarrivabile non solo per il legame con Cole che può anche passare
in secondo piano, ma per l’età della ragazza, con ben (udite
udite) 19 anni di differenza che porterebbero a una relazione
instabile, piena di rimpianti da parte di Jordan e senza futuro.
Tutto
questo fin quando finalmente i due protagonisti non si lasciano
andare, solo per una serie di capitoli perché poi entra in scena
l’ex di Jordan e la ex di Pike a rovinare tutto e anche qui la
“rovina” è stata frettolosa, tempo un paio di pagine e puff, è
stato tutto capovolto con Jordan che fa le valigie, Cole che entra in
marina, Pike rimasto solo e che si accorge finalmente di amare alla
follia Jordan e di non poter far a meno di lei.
In
conclusione è un buon libro che però ha un punto debole fin
dall’inizio: la trama. Crea false aspettative nel lettore che poi
nel libro non verranno soddisfatte, perché non c’è niente di
proibito, ma solo di due persone con una differenza d’età
sostanziosa ma nemmeno assurda, che si sentono attratti e solo quando
la situazione sarà più chiara e dopo mille pensieri si lasceranno
andare. C’erano tutti i presupposti per creare un libro davvero
proibito, pieno di suspance e patos che però non ha visto la luce.
Spero in libri migliori perché la Douglas è veramente un’autrice
fantastica, che da diverse sfumature al proibito e alla sensualità
dei personaggi ma questo libro è stato boicottato fin dalla
partenza.
Chiara
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver lasciato il tuo pensiero.