Tanto
e tanto tempo fa… no, non sono impazzita. Questa storia inizia
davvero così. Certo non parliamo realmente della favola di
Cenerentola, ma questo romanzo ci va molto ma molto vicino. La nostra
Cenerentola è una ragazzina di 10 anni, newyorkese pura. Riley è
molto piccola quando la madre muore e presto il padre per farla
crescere con qualcuno si risposa con Mathilda, che ha già altre due
figlie, gemelle, a carico. Incominciate a fare paragoni? Ovviamente
la matrigna e le gemelle mal sopportano Riley e la relegano in
soffitta, dove la nostra cinderella si rifugia nel magico mondo della
scrittura. Il padre ben presto muore, e Mathilda vende la grande casa
di famiglia per poter vivere in un attico. Ancora una volta Riley è
succube delle vendette e delle gelosie del resto della “famiglia”.
Crescendo
Riley diventa sempre più bella, ma nasconde le sue forme e la sua
avvenenza dietro vestiti troppo larghi e mascolini, occhiali spessi e
un taglio di capelli decisamente troppo corto. Laureata alla
Columbia, per poter vivere indipendentemente, svolge 3 lavori. Uno di
questi come tuttofare nella rivista di moda che una volta apparteneva
alla sua famiglia, ma che Mathilda con L’inganno le ha portato via.
Inoltre Riley continua a scrivere, riuscendo a completare un romanzo
che vorrebbe consegnare a una nota casa editrice.
“Puoi
togliere un newyorkese da Manhattan, ma non puoi togliere Manhattan
da un newyorkese.
E di solito era così che le venivano le idee migliori.”
E di solito era così che le venivano le idee migliori.”
“Le
donne potrebbero governare il mondo se non sprecassero il loro tempo
in cose così stupide.
Pensò Riley calzando il lucido paio di Donna Karan”
Pensò Riley calzando il lucido paio di Donna Karan”
L’occasione
perfetta si presenta durante il GMG, un gala dove partecipano le
autorità più importanti nel campo editoriale. Per poter entrare,
Riley aiutata da Romeo, lo stilista della rivista e Deva, ex vicina
di casa, figura quasi materna per lei, si trasforma completamente
tanto da non riconoscersi allo specchio. Qui consegna, tramite uno
stratagemma, la chiavetta usb con il suo romanzo e incontra non un
principe azzurro, ma un pirata. Passare la serata con lui fa
trascorrere il tempo, fino a che dopo un bacio in metro e la perdita
di una scarpetta, una Loubotin precisamente, arriva la mezzanotte e i
due si lasciano senza sapere nulla l’uno dell’altra.
“Manhattan,
sesso spinto e scarpe da migliaia di dollari.
Mi sembra di essere in Sex and the city!”
Mi sembra di essere in Sex and the city!”
Ho
amato questo libro, finito in nemmeno due giorni, non riuscivo a
staccare gli occhi dalle pagine. Sarà che dietro la mia facciata un
po’ burbera su nasconde una gran romanticona, sarà la fluidità
delle parole, ma davvero l’ho divorato. Pagina dopo pagina il
racconto si fa sempre più avvincente, creando uno stretto cerchio
intorno ai due protagonisti. L’amore è presente, ma è presente
soprattutto la realtà dei protagonisti. Sono veri, coerenti, crudi e
nudi. Riley non è la classica bellina che sfrutta la sua fisicità
per fare carriera. Ha cervello, è schietta, diretta, molto stronza e
sa tenere testa agli uomini. E il pirata, beh il pirata ci farebbe
perdere oltre che la scarpetta anche qualcos’altro.
Un
po’ Cenerentola, un po’ “Il diavolo veste Prada” è un po’
“sex and the city”, questo libro mi ha fatto sognare, mi ha
portato un po’ di gioia. Divertente e schietto, un po’ come
Romeo, che molte di voi ameranno. Inoltre si parla di moda, quale
donna non lo amerebbe.
L’unica
nota dolente riguarda il fatto che tutto è raccontato in terza
persona, che io non amo particolarmente. Ma la scrittrice questo non
me lo ha fatto pesare. Detto ciò vi lascio con la prima frase che
troverete aprendo il romanzo:
“Quand’e’
che capita, Kit?Quando capita davvero?
Con chi ha funzionato?
Forse ha funzionato per Maria La Secca, o per Rachel?”
Con chi ha funzionato?
Forse ha funzionato per Maria La Secca, o per Rachel?”
“Ma
quelli sono casi particolari, gente matta.”
“Io
voglio sapere per chi ha funzionato! Tu fammi solo un esempio di una
che conosciamo alla quale è andata bene!”
“Un
esempio? Vuoi che ti faccia un nome.?
Vuoi che ti dica un nome qualunque….”
Vuoi che ti dica un nome qualunque….”
“ Uno!
Me ne basta uno.”
“Oh
dio, che ossessione sono i nomi!.. pfff...
Quella gran culo di Cenerentola!”
Quella gran culo di Cenerentola!”
Pretty
woman
GIOVANNA
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