Seguimi su Instagram Aggiungimi su Facebook Seguimi su Twitter Segui il Canale di Youtube

tag foto 1 tag foto 1 tag foto 1

strada campestre strada campestre strada campestre strada campestre

strada campestre

8 nov 2018

Una cenerentola a Manhattan di Felicia Kingsley [recensione in anteprima]

Tanto e tanto tempo fa… no, non sono impazzita. Questa storia inizia davvero così. Certo non parliamo realmente della favola di Cenerentola, ma questo romanzo ci va molto ma molto vicino. La nostra Cenerentola è una ragazzina di 10 anni, newyorkese pura. Riley è molto piccola quando la madre muore e presto il padre per farla crescere con qualcuno si risposa con Mathilda, che ha già altre due figlie, gemelle, a carico. Incominciate a fare paragoni? Ovviamente la matrigna e le gemelle mal sopportano Riley e la relegano in soffitta, dove la nostra cinderella si rifugia nel magico mondo della scrittura. Il padre ben presto muore, e Mathilda vende la grande casa di famiglia per poter vivere in un attico. Ancora una volta Riley è succube delle vendette e delle gelosie del resto della “famiglia”.
Crescendo Riley diventa sempre più bella, ma nasconde le sue forme e la sua avvenenza dietro vestiti troppo larghi e mascolini, occhiali spessi e un taglio di capelli decisamente troppo corto. Laureata alla Columbia, per poter vivere indipendentemente, svolge 3 lavori. Uno di questi come tuttofare nella rivista di moda che una volta apparteneva alla sua famiglia, ma che Mathilda con L’inganno le ha portato via. Inoltre Riley continua a scrivere, riuscendo a completare un romanzo che vorrebbe consegnare a una nota casa editrice.


Puoi togliere un newyorkese da Manhattan, ma non puoi togliere Manhattan da un newyorkese. 
E di solito era così che le venivano le idee migliori.”

Le donne potrebbero governare il mondo se non sprecassero il loro tempo in cose così stupide. 
Pensò Riley calzando il lucido paio di Donna Karan”

L’occasione perfetta si presenta durante il GMG, un gala dove partecipano le autorità più importanti nel campo editoriale. Per poter entrare, Riley aiutata da Romeo, lo stilista della rivista e Deva, ex vicina di casa, figura quasi materna per lei, si trasforma completamente tanto da non riconoscersi allo specchio. Qui consegna, tramite uno stratagemma, la chiavetta usb con il suo romanzo e incontra non un principe azzurro, ma un pirata. Passare la serata con lui fa trascorrere il tempo, fino a che dopo un bacio in metro e la perdita di una scarpetta, una Loubotin precisamente, arriva la mezzanotte e i due si lasciano senza sapere nulla l’uno dell’altra.

Manhattan, sesso spinto e scarpe da migliaia di dollari. 
Mi sembra di essere in Sex and the city!”

Ho amato questo libro, finito in nemmeno due giorni, non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine. Sarà che dietro la mia facciata un po’ burbera su nasconde una gran romanticona, sarà la fluidità delle parole, ma davvero l’ho divorato. Pagina dopo pagina il racconto si fa sempre più avvincente, creando uno stretto cerchio intorno ai due protagonisti. L’amore è presente, ma è presente soprattutto la realtà dei protagonisti. Sono veri, coerenti, crudi e nudi. Riley non è la classica bellina che sfrutta la sua fisicità per fare carriera. Ha cervello, è schietta, diretta, molto stronza e sa tenere testa agli uomini. E il pirata, beh il pirata ci farebbe perdere oltre che la scarpetta anche qualcos’altro.
Un po’ Cenerentola, un po’ “Il diavolo veste Prada” è un po’ “sex and the city”, questo libro mi ha fatto sognare, mi ha portato un po’ di gioia. Divertente e schietto, un po’ come Romeo, che molte di voi ameranno. Inoltre si parla di moda, quale donna non lo amerebbe.
L’unica nota dolente riguarda il fatto che tutto è raccontato in terza persona, che io non amo particolarmente. Ma la scrittrice questo non me lo ha fatto pesare. Detto ciò vi lascio con la prima frase che troverete aprendo il romanzo:


Quand’e’ che capita, Kit?Quando capita davvero? 
Con chi ha funzionato? 
Forse ha funzionato per Maria La Secca, o per Rachel?”
Ma quelli sono casi particolari, gente matta.”
Io voglio sapere per chi ha funzionato! Tu fammi solo un esempio di una che conosciamo alla quale è andata bene!”
Un esempio? Vuoi che ti faccia un nome.? 
Vuoi che ti dica un nome qualunque….”
Uno! Me ne basta uno.”
Oh dio, che ossessione sono i nomi!.. pfff...
Quella gran culo di Cenerentola!”
Pretty woman



GIOVANNA





Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver lasciato il tuo pensiero.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...