Esce
il 6 dicembre il secondo volume della The Perfect Wave Series,
scritta da Federica Alessi e pubblicata da Newton Compton. In realtà,
la Newton sta pubblicando il secondo volume, ma non si è occupata
del primo che è disponibile su Amazon – e credo anche le altre
piattaforme digitali – in versione self.
Questo
libro lo possiamo classificare nel sottogenere di second chance
romance, siccome i due protagonisti Avery e Connor già si
conoscevano e avevano avuto una storiella, un flirt, una “cosa”
non ben definita prima che la protagonista scappasse in un’altra
città per superare il lutto della sorella.
Tre
anni dopo si rivedono nel paesino dove tutto cominciò e fin da
subito si capisce che entrambi sono ancora innamorati, ma se da una
parte Connor vorrebbe tornare con Avery e avere il loro lieto fine,
quest’ultima passa più della metà del libro a fare i capricci –
sì, avete letto bene, i capricci – perché non vuole cedere ai
sentimenti che prova per Connor.
Se
non si fosse capito, non ho apprezzato per nulla il personaggio di
Avery. Di libri con trame simili ne ho letti davvero tanti e
ovviamente non condannerei mai Avery di soffrire “troppo” o
“troppo poco” per la sorella scomparsa, per carità, ognuno
reagisce al lutto come vuole, ma secondo me in realtà i suoi
comportamenti non derivano dal dolore, piuttosto da un’immaturità
di fondo che caratterizza il suo personaggio.
Dall’altra
parte, c’è Connor che ho sicuramente preferito, nonostante a volte
avrei voluto prenderlo a calci in culo e gridargli “svegliati che
la guerra è finita” (una frase che mi dicevano sempre i miei
quando facevo la pappamolla ahah.). Sarà che sono abituata a
fidanzati libreschi con spalle e caratteri forti, però ci sono stati
momenti che con il suo carattere remissivo mi faceva venire il latte
alle ginocchia.
Io
adoro tantissimo i second chance romance, mi piace vedere come
reagiscono i personaggi quando si rincontrano e come si evolve la
storia per farli tornare insieme, e vi dirò di più, questo libro
aveva molto potenziale sulla carta, ma per una ragione o per un’altra
secondo me si è andato un po’ a sprecare.
Non
saprei dire se è per lo stile di scrittura dell’autrice il quale,
non me ne voglia Signora Alessi, non mi fa impazzire, o se per la
strada che ha deciso i suoi personaggi dovevano prendere.
Purtroppo,
non c’è un modo carino per dire che un libro non ti è piaciuto,
ed è un lavoro sporco che ahimè ogni tanto va fatto.
Se
lo leggerete, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate
Marcella!
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