Il 2016 è stato un anno che mi ha regalato molte
emozioni, tra queste c'è il mio tour on the road della
Spagna.
Un viaggio durato poco più di venti giorni con
degli amici eccezionali, con i quali da qualche anno a questa parte
sto condividendo tante belle avventure.
La spagna la conoscevo pochissimo, un paio d'anni fa
sono stata a Barcellona e ne sono rimasta incantanta.
Una città così diversa dalle nostre, ma allo stesso tempo così
simile alla nostra bella Napoli.
Si vede che l'influenza borbonica ci accomuna
moltissimo.
Questo tour della Spagna ho desiderato farlo dal
primo momento per due motivi: il primo perché se ti si presentano le
opportunità e le possibilità di intraprendere un viaggio, ovunque
sia la meta, è sempre meglio accattare e partecipare. Il secondo
motivo viene propprio dalla parola TOUR.
Un tour iniziato e finito a Barcellona, ma che ci ha
fatto toccare le maggiori città spagnole.
Una macchina, un'opel, quattro amici e tante
buste di schifezze da mangiare... ecco come siamo partiti alla volta
del nostro viaggio on the road.
Come detto, la prima meta di questo viaggio è stata Barcellona. Una città che mi ha affascinato di nuovo e che con grande meraviglia ha quasi portato al culmine uno dei restauri più impegnativi e difficili dell'ultimo secolo: la sagrada familla.

Purtroppo, non è stata l'unica cosa che non sono
riuscita a vedere dentro, anche la casa di Gaudì
(Casa Mila) e
altri monumenti celebri. Ma non importa, perché vuol dire che
un giorno ci tornerò e visiterò i posti che non sono riuscita a
vedere la volta precedente. Questa è una promessa che faccio a me stessa.
Barcellona è una delle città più turistiche della
Spagna. Frequentata da molti ragazzi, molti italiani, e resta una
delle mete più ricercate.
Io e miei amici abbiamo preso in affitto un
appartamento, esattamente come avevo fatto la prima volta. Credo che
sia una delle soluzioni migliori. Sicuramente una delle più
econimiche, soprattutto se il gruppo è folto, e poi con la casa si
hanno maggiori libertà che con un bed and breckfast non ci sono.
Una di queste è girare per la casa in pigiama e
preparsi un buon cappuccino. ;)
Per quanto riguarda la spesa o dove acquistare i
generi alimentari, non preoccupatevi la Rambla (la strada principale
e più famosa della città) è ricca di negozi di tutti i tipi.
C'è poi un grande supermercato con prezzi
abbordabili e adatto a ogni tipo di tasca. Cercate di non andarci nel
tardo pomeriggio, perché dovrete fare a botte con i ragazzi che
vanno a fare la spesa. Mi
raccomando, non prendete l'acqua alle fontanelle pubbliche. Dicono che l'acqua non sia buona. Infatti io ho preferito comprala. E fidatevi alla fine della vacanza a Barcellona vi ritroverete con una bella spesa.
Da vedere, e, oserei dire da magiare sono le
prelibatezze esposte al mercato LA BOQUERIA.
Aperto dalla mattina fino alla sera; vi assicuro che
non riuscirete dal trattenervi nel comprare anche la cosa più
sciocca e banale come può essere un frullato.
Francamente di questa città ho da dirvi poco, le
cose maggiori le ho fatte la prima volta che l'ho visitata. Come ad
esempio passeggiare tra gli ambulanti di un grazioso mercatino
vintage che si trova nei pressi della Torre Abgar.
(La riconoscerete subito perché ha la forma di un missile
luccicante).
Oppure vedere i magnici edifici costruiti da Gaudì. Ad esempio come il parco Guell.
Oppure vedere i magnici edifici costruiti da Gaudì. Ad esempio come il parco Guell.
Dopo aver trascorso tre giorni nella bellessima
Barcellona, siamo tornati all'aeroporto per prendere la macchina che
avevamo prenotato già dall'Italia.
Vi dico subito, che questo viaggio on the road,
per quanto riguarda l'aspetto economico: macchina e benzina, è stato
davvero cheap (econimico) L'affitto per circa venti
giorni è costato 197,00. Ovviamente, divisi per quattro. A questa
cifra abbiamo aggiunto l'assicurazione e la possibilità di far
guidare l'auto a una seconda persona (moi) ;) altri 65,00.
In totole 262,00.
Il nostro tour è iniziato a Barcellona, ed è terminato qui.
Il nostro tour è iniziato a Barcellona, ed è terminato qui.
2.333 kilometri per circa 24 ore complessive di viaggio. Abbiamo fatto due pieni di benzina costati in totale 150,00.
Quindi se la matematica non è un opinione, le spese
di viaggio on the road, sono costate circa 103,00 a persona.
Per quanto riguarda i costi dell'autostrda, le
strade spagnole sono tutte gratuite, tranne qualche breve tratto. Ma
se regolate il navigatore, escludendo la famosa autopista (così si
chiama in spagnolo), vedrete che non pagherete nulla.
La seconda città visitata è stata SARAGOZZA.
Caratterizzata da un corso cittadino ricco di
negozi, alla cui fine si trova una delle pizzae più belle mai viste.
Povera di artefici, ma ricca di spazio e monumentalità.
Se deciderete di visitare Saragozza, sappiate che è
possibile vederla tutta in un giorno, la città non è molto grande e
tutto si trova nel centro storico. Inoltre, rimarrete stupiti nel
vedere come sia poco "turisitica". Gli unici turisti che
troverete saranno gli spagnoli stessi, ma se pensate di trovare
italiani, inglesei, francesi, vi sbagliate di grosso.
I monumenti presenti nella piazza principale sono
tutti gratuiti, come la cattedrale e la chiesa antistante. Ho
apprezzato moltissimo la torre della città, monumento antico, da cui
è possibile accedere con un ascensore e avere una vista spettacolare
di tutta la città.

Infatti, volevo scrivere un altro post, dal titolo 4
matrimoni a Saragozza, ma ci ho rinunciato. Per
scrivere questo post, ho impiegato quasi un anno. Non voglio pensare
quanto ci metterei a scrivere quello.
Vi dirò in poche righe che cosa mia ha fatto
sorridere, ovviamente, in senso buono, di questi matrimoni.
La semplicità, niente aritficiosità nelle
celebrazioni. Ai matrimoni italiani, le chiese sono addobbate
in lungo e in largo. C'è sfoggio di macchine e altro, gli invitati
si vestono come se dovessero andare alla prima della Scala, in quelli
spagnoli (nello specifico di questa piccola città) la semplicità la
fa la padrona e sono rimasta sorpresa nel vedere come il loro
abbigliamento fosse molto casual.
Ogni matrimonio era diverso dall'altro.
Ogni matrimonio raccontava qualcosa di più delle
scelte degli sposi e delle persone del posto.

Per quanto riguarda il pernottamento, avevamo
prenotato già dall'Italia un bed and brekfast. Come ho già scritto
la città non è molto turistica se non per gli spagnoli stessi;
perciò i prezzi sono molto più bassi e abbordabili.
Il panino più buono che abbia mai mangiato è a SARAGOZZA.
La terza tappa di questo tour è stata la bellissima
MADRID, la capitale.
Su Madrid potrei dirvi molte cose. Cose che voi
stessi sarete in grado di trovare sul web con una ricerca
approfondita. Vi dirò solo l'essenziale.
Per prima cosa a Madrid abbiamo preso un
appartemento. E' stata una scelta obbligata, perché i prezzi degli
alberghi erano alle stelle e i bed and brekfast strapieni.
L'appartamento si trovava nel centro della cità a
pochi passi da piazza di Spagna. Quando siamo arrivati in città era
domenica mattina e proprio dietro al nostro palazzo si svolgeva il
consueto mercato della città. Quello destinato soprattutto ai
turisti.
Piazza di Spagna è bella, ma nulla in confronto
alla nostra piazza di Spagna.
Il giorno che siamo arrivati noi, la squadra del
real madrid avrebbe salutato i tifosi da plaza de santa Ana.
Non vi dico il casino che c'era e quanto
abbiamo sovuto aspettare per vederli affacciarsi dal balcone del
palazzo.
Francamente, a me la cosa non interessava affatto,
ma dato che quella per me sarebbe stata la prima e l'ultima volta che
avrei guardato trenta giocatori affacciarsi da un balcone, ho
approfittato della cosa. Quando dico che è stata la prima e ultima
volta mi riferisco al fatto, che di mia spontanietà volontà di
sicuro non li vedrò più. ^_^
Allora, una delle cose che vi consiglio di fare
appena decidete di girare la città, soprattutto se avete in mente di
starci per più di due giorni è quella di prendere uno dei bus
turistici della città. Noi abbiamo preferito pagare il ticket per
due giorni (se non erro 17,00 a persona per due giorni ) in questo
modo, l'autobus ci ha fatto fare il giro della città, ma soprattutto
così si ha la libertà di scendere e salire di continuo a ogni
fermata. Anche perché acquistare i biglietti dei mezzi tradizionali
non conviene, hanno una scadenza breve e valgono per un solo viaggio.
Tanto per darvi qualche info, noi abbiamo preso la Madrid city tour,
contrassagnata dal colore rosso.
Ovviamente, Madrid essendo la capitale è molto
bella ed è una città cosmopolita.
Il palazzo reale, le chiese (per fortuna tutte
gratuite - vi ricordo che le chiese cattoliche sono tutte gratis,
mentre se volete visitare i luoghi di culto della altre religioni è
possibile che dobbiate pagare un prezzo. Quando sono stata a Praga,
non ho potuta visitarne nemmeno una. Le chiese ortodosse sono a
pagamento)
Detto questo, l'autobus vi aiuterà a vedere le
maggiori mete. Purtroppo, nonostante il mio viaggio si sia svolto tra
la fine di maggio e l'inizio di giugno, ho avuto parecchio freddo, da
come potete vedere nelle foto.
A Madrid è possibile usufruire del servizio Walking
free tour (ne ho parlato già in un precedente post) Questo
servizio vi permette di visitare a piedi la città e in maniera del
tutto gratuita, con il supporto di una guida turistica. Alcuni
ragazzi che collaborano con un'agenzia e che spesso provengono da un
altro paese europeo, diventano dei veri Ciceroni della città,
raccontando la storia dei monumenti e consigliandovi anche dove
mangiare o cos'altro visitare. Ovviamente il servizio è gratuito, ma
lasciare una bella mancia è sempre una cosa carina e apprezzata.
Questo tipo di guida, spesso, è anche diversificata. Nella stessa
giornata ne vengono organizzate varie, solo per alcuni monumenti o
alcuni luoghi della città, oltre a quella generale che mostra un pò
tutto. Di solito queste guide si radunano nella piazza principale
della città, sono riconoscibilissime da degli ombrelli colorati e
partono sempre allo stesso orario.
Il consiglio che vi posso dare (e questo non vale
solo per Madrid) quando arrivate in una città straniera, prendete
quanti più depliant trovate in albergo, casa, o camera. Vi
aiuteranno a costruire il vostro giro della città dandovi molte
informazioni.
Terza città: TOLEDO
Visitata in meno di due ore è una città con una
forte influenza araba.
Per certi versi mi ha ricordato un pò
le viette strette dei paesini di montagna.
Non ho molto da dire su questa piccolissima città.
Sicuramente da visitare se siete in macchina. Si trova proprio a metà
strada tra Madrid e Sevilla, quindi è una metà in un certo senso
obbligatoria. Se vi recate nella piazza principale "plaza
Ayutamiento" troverete un info poit che vi darà delle cartine
della città e vi spiegherà un pò cosa vedere. Vi chiederanno anche
da dove venite per un censimento.
Da vedere!
Quarta tappa è CORDOBA

La città è abbastanza cara, proprio per le sue
bellezze e i suoi palazzi caratteristici. Spesso dall'ingresso di un
palazzo si riesce a vedere l'interno fatto di un piccolo giardino
oppure scorgere un ristorante caratteristico.
Uno dei monumenti da visitare è senz'altro la
moschea. Ovviamente, a pagamento. A meno che non andiate la mattina
presto alle 8:00, se non erro e potrete entrare dentro e visitarla
gratuitamente. Io, purtroppo mi sono svegliata tardi (ammetto che
tanti giorni di viaggio hanno fatto stancare anche una leonessa come
me), ma per pochi euro potrete vederla a qualunque orario. Il
giardino interno non è da meno ed è molto apprezzabile.
Su una cosa devo avvertirvi: il CALDO. A
Cordoba siamo arrivati attorno alle 18:00 ed eravamo a
28°. Un vero fuoco, io stavo scoppiando.
Quinta tappa: SIVILLA
Alle 20:30 il termometro segnava trenta gradi. E
così fu, che Ella si è sentita male.

Sevilla è la città che mi è piaciuta di meno.
Ovviamente parlo per me. Non l'ho trovata così affascinante come
speravo. Anche qui abbiamo preso il bus turistico, nello specifico il
tour por Sevilla, caratterizzato dal colore Verde. Ma, francamente,
il giro è stato abbastanza scadente, così come le mete da visitare.
Non è molto ricca di monumenti rilevanti. La maggior parte sono
palazzi istituzionali delimitati da un recinto con le guardie. Oppure
da piccoli palazzi, interessanti solo per alcuni piccole vicende
storiche legate alla città. Luoghi che posso essere visti anche
dall'esterno e di cui io, non ho scattato nemmeno una foto; questo
per farvi capire quanta importanza abbiano secondo me. Anche in
questa città è presente il Free Walking tours, tutto i giorni alle
11:00 presso la plaza Virgen de Los Reys. Se prendete l'opuscolo,
leggerete dietro tutti i tipi di tour che organizzano e i costi.
Una cosa è certa... Io non qui non ci tornerò.
Sesta tappa: GRANDA

Per disperazione dopo quattro ore di
ricerche e una dormita in uno splendido e carino monolocale per
coppia, siamo riparti alla volta dell'avventura.
Settima tappa... ON THE ROAD

Già dall'Italia, avevamo stabilito di volerci fare
due bagni nelle acque "credo" pulite della Spagna. Quindi,
con il navigatore non impostato, i finestrini abbassati e tanta bibite
siamo partiti...
Abbiamo approfittato del fatto che per tornare
a Barcellona sarebbe stato più comodo percorrere la litoranea. Mai
decisione fu più giusta. Abbiamo toccato vari piccoli comuni, visto
il deserto della Spagna (eh, sì... i piccoli centri abitati che
abbiamo visto erano come oasi in mezzo alle montagne e molti tratti di strada erano
circondati dal nulla.)
Un paio di cose mi sono rimaste particolarmente
impresse di questo viaggio: Il colore della terra che cambiava a ogni
luogo in cui ci fermavamo, agli sbalzi di temperatura. Dal rosso
acceso, quasi come se fossimo in messico, al bianco tendente al
grigio. Così come dai venti gradi, siamo passati ai trenta in mezza
giornata.
Lungo la costa ci siamo fermati un paio di volte.
Abbiamo mangiato in un'area di servizio nel nulla. Mi sono sentita un
parte del territorio: mangiare con i camionisti e chiunque passava di
lì. Insomma, una sorta di ambulante che da noi chiamiamo "lo
zozzone", perché non sai mai con quelle mani che cosa ha
toccato prima di preparati il panino. Devo ammettere che faceva molto
ambientazione horror/Shining. I paesaggi erano qualcosa di
meraviglioso. Lande desolate ricche di scorci rocciosi.
Terra secca e strade asfaltate che risaltavano tra una curva e
l'altra. Credo che siano stati usati anche come scenografia dei
film wester di Sergio Leone.
Playa Flamenca
è stata una delle nostre soste per il mare.
La definirei una metà esclusiva con case da sogno e
prezzi da capogiro. Una vista spettacolare e tanta pace e
tranquillità. La località di mare dei ricconi della spagna e dei
turisti che possono spendere per un affitto di lusso. Vi dico solo
che gli unici abitanti incontrati erano russi, e, credo di aver già detto
tutto.
Noi ci siamo fermati a Torrevieja, poco più avanti
Playa Flamenca e con prezzi molto più abbordabili.
La cittadina è graziosa, pulita e tranquilla.
Abbiamo trovato casa alle nove di sera. (Da
precisare che in Spagna a partire da Sevilla, prima delle dieci non
fa notte) un last minute che ci ha portato a prendere un attico nel
centro della città, sul porto per l'esattezza. Una casa che in
Italia non avremmo mai potuto affittare per la sua posizione e tutti
i comfort.
BELLISSIMA - BELLISSIMA - BELLISSIMA.
Siamo restati a Torrevija quattro giorni. Abbiamo
fatto dei bagni come si deve e con l'assoluta libertà di poterci
mettere dove volevamo in spiaggia. Niente ombrelloni, niente sedia a sdraio, o
lettini. In Spagna, a differenza dell'Italia non ci sono gli
stabilimenti balneari, ognuno si siede dove desidera.
Ma la cosa che più mi è piaciuta di questo luogo è
stata la salina rosa.
Un lago fatto interamente di sale, dalle acque
color rosa e con grandi proprietà curative.
Per raggiungere il lago è stata una bella impresa.
L'abbiamo trovato dopo un giro pazzesco, ma dato che era mattina e
sprovvisti di acqua abbiamo deciso di andare prima al mare e poi
tornare solo a inizio serata per immergerci nell'acqua calda e non
farci corrodere dal sale e dal sole di metà mattina. Ci siamo
attrezzati con dei bottiglioni d'acqua da 10 litri. (Assolutamente
necessari) Quando si esce da una salina ci si deve sciacquare con
l'acqua, perché il sale corrode tutto e vi posso assicurare che
brucia. Non vi dico le comiche per quanto mi riguarda. Non mi ero
lavata bene dopo il bagno e in strada, vicino alla macchina (per
fortuna che la salina si trova in un posto poco frequentato),
coperta da due amiche che mi circondavano con le loro asciugamani mi
sono dovuta lavare bene soprattutto nelle parti intime. Bruciava tutto
:D
Io avevo già avuto un'esperienza del genere in
Svizzera, presso un rinomato centro e devo dire che era stato uno dei
trattamenti più rilassanti della mia vita. Ma all'epoca, dopo il
bagno avevo una doccia a disposizione e quindi mi sono permessa il
lusso di poter bagnare nel sale anche il cuoio capelluto. Nelle
saline, ciò non è stato possibile, dato che con 20 lt d'acqua
dovevamo lavarci in 4.
Nonostante Torrevija non sia un meta giovanile, è
senz'altro un luogo di riposo e un luogo economico (con dieci euro abbiamo cenato ogni sera al
ristorante sotto casa, sul porto), ed anche curativo, per via delle
saline e del fango nero che si trova vicino al lago. Ho fatto un
leggero studio di questa saline e del fango e ho scoperto che è
molto utile per le donne più che per gli uomini. Meglio di una
lavanda (ahahaha)
Ultima tappa, prima del rientro: VALENCIA
Valencia, come Barcellona è la città dei giovani.
Una distesa di spiaggia infinita alla cui estremità
dalla parte del porto c'è un locale davvero molto "in". Età
media: 25 - 35/40 anni, non oltre. Un luogo un pò meno giovanile
rispetto alla troppo young Barcellona (quando ci sono stata la prima
volta c'erano solo 18enni).
La parte storica della città, la puoi visitare in
mezza giornata. Ho avuto modo di vedere l'arena, in cui si svolge
ancora la corrida (l'unico posto in tutta la Spagna in cui ancora
possibile vederla) e la cattedrale di Santa Maria de Valencia in cui
è custodito il Sacro Gral. Sappiate che per entrare dovrete spendere
7,00 a persona.
Valencia è inoltre famosa per aver ospitato
l'esposizione universale. Ancora oggi ci sono le costruzioni
realizzate per tale evento.

Siamo arrivati alla fine del mio Tour on the road
della Spagna.
Spero di avervi suggerito qualcosa che magari non
sapevate, o semplicemente acceso un pò la vostra curiosità per
questo tipo di viaggio.
Se avete delle domande vi basterà scrivermi e
risponderò.
Se vi è piaciuto il post, spolliciate in su sia per
g+ che per fb e iscrivetevi ai lettori fissi del mio blog.
Grazie
Ella
Molte delle città che hai visto le ho viste anch'io oltre Malaga, Granada, Cadice. Siviglia quando ci sono stata toccava i 36 gradi tra la puzza dei cavalli e il caldo stavo morendo, comunque sono tutte città meravigliose.
RispondiEliminaConcordo!
EliminaHo solo il rammarico di non aver visto Granada.
Vorrà dire che organizzerò un bel viaggio, appena ne avrò l'opportunità.