Cari
lettori, il 19 febbraio uscirà per la casa editrice Newton questo
romanzo di Nora Flite che fa parte di una saga: La bad Boys Royal.
Ebbene sì, abbiamo a che fare con dei ragazzacci molto cattivi,
molto pericolosi, molto ricchi e con sangue blu che scorre nelle loro
vene. Il primo membro che incontrerete sarà Kain Badd, il più
piccolo della famiglia insieme alla sua sorella gemella Francesca. Ed
è proprio per lei, che si ritrova nel negozio di Sammy, giovane
stilista di vestiti da sposa. Sammy non naviga certo in buone acque,
costretta a tornare da New York nel suo paese natale per assistere la
madre malata, è riuscita ad aprire una piccola boutique che a
malapena arraffa qualche cliente. Non vi sto di certo a dire come
l’assegno che Francesca le sventola in faccia sia come una manna
dal cielo. Ma soprattutto quando Sammy guarda negli occhi azzurri di
Kain sa che è fregata. Per una serie di circostanze, non solo Sammy
parteciperà alla cena prima del matrimonio nella splendida tenuta
dei Badd, ma si ritroverà a fare da damigella d’onore al
matrimonio di Francesca.
“ Si era comportato come se fra noi ci fosse stato uno scontro. Anzi come se avesse vinto. In quel momento, capii tutto di lui. Non importava quanto fosse bello e atletico… o se si muoveva come l’acqua di un fiume; quel tizio era un arrogante di prima categoria, fino al midollo. Kain portava guai”
Il matrimonio, purtroppo però, viene interrotto da una retata della polizia, i quali arresteranno tutta la famiglia Badd ed in più la povera Sammy, che inconsapevole di tutto non sa che quella dove si è trovata è una famiglia di delinquenti. Una volta chiarito il tutto, Kain e Sammy si ritroveranno spesso insieme, e ritornare uno nelle braccia dell’altro è quasi scontato. Fra sparatorie, inseguimenti e minacce neanche troppo velate scopriremo quasi tutti i segreti di questa famiglia che comanda sulla città.
“Kain Badd non era per niente “bad”. Era gentile, premuroso e forse-incrociamo le dita- completamente dipendente da me. Sicuramente io lo ero da lui.”
La
trama seppur avvincente e intrigante non ha esaltato un libro che è
quasi una delusione. Discorsi banali e scontati che ho ritrovato
dall’inizio alla fine hanno creato dei personaggi con
caratteristiche al limite della fantascienza. Il protagonista
maschile, descritto quasi come uno scavezzacollo da doti di grande
amatore, si ritrova nel giro di poche ore ad osannare questa giovane
ragazza che non viene neanche descritta fisicamente. Ci ritroviamo
con un”ragazzaccio” solo con le parole, in realtà è un cucciolo
innamorato che pende totalmente dalle parole della sua amata. Se
all’inizio del libro volavano parole sconce e oscene dalla sua
bocca, verso la metà ritroveremo parole gentili e con un minimo
accenno di osceno. La sua famiglia, che nasconde segreti molto
profondi, che hanno minato le basi della loro stabilità emotiva,
racconta di un mondo a se stante, con regole proprie, conscia di
detenere il potere e comandare su chiunque. Questa profonda sete di
comando si ripercuoterà anche sulla povera Sammy, la quale,
nonostante si definisca forte e orgogliosa, si lascia rinchiudere in
una camera-cella dal capofamiglia.
Riuscire
a scorgere le reali intenzioni di questo romanzo è pressoché nulla.
Ognuno di loro ha uno scopo, che non si sa quale sia. Si passa
facilmente dall’amore lampo dei due protagonisti(di cosa pensano, o
del perché si siano innamorati, non è dato sapersi) alle guerre fra
clan, alla malattia della madre di lei. Inutile dire, inoltre che il
finale è al limite dell’irrealistico, dove l’autrice ha cercato
di dare un senso a qualcosa che un senso non ce l’ha. Detto questo,
purtroppo per me il libro è un grande no. Ho letto che il secondo
romanzo è incentrato su Costello, il secondogenito Badd, schivo,
molto cattivo e con un segreto che pende su tutti loro. Spero solo
che non sia una seconda fregatura.
Giovanna
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