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23 feb 2019

P.S. Ti odio da morire di Winter Renshaw [recensione in anteprima]

Con “P.S. Ti odio da morire” inizia la “P.S series” di Winter Renshaw; libro autoconclusivo.
Nel primo romanzo conosceremo Isaiah e Maritza, un caporale dell’esercito e una cameriera, e il loro rapporto di amore/odio.
Maritza e Isaiah si conoscono in modo buffo e da questo incontro decidono di passare insieme un’intera settimana di “sabati” prima che Isaiah ritorni in missione, alla fine della settimana decidono di continuare a sentirsi e a scriversi delle lettere.

Una settimana. Niente romanticismo.
Niente bugie, né stronzate né giochetti.
Solo amici che escono e si divertono.

Tutto procede bene ma, di colpo, Isaiah non scrive più e così Maritza, delusa e arrabbiata, andrà avanti.
Dopo otto lunghissimi mesi, Maritza rivede Isaiah e lui farà finta di non conoscerla. Sarà davvero così o ci sarà sotto qualcosa di più misterioso?
Maritza è una giovane cameriera che cerca di capire cosa fare del suo futuro; un giorno incontra Isaiah e, anche se lui è bellissimo, l’incontro non sarà dei migliori.
Nonostante le prime, diciamo, difficoltà, i due decidono di passare una settimana insieme da amici e alla fine del settimo giorno decidono di scriversi delle lettere.


Stasera c’è stato un momento in cui non ho pensato
di prenderti a schiaffi, ma mi sono chiesta come sarebbe stato baciarti.

Isaiah è un caporale dell’esercito, incontra Maritza quando è in licenza e anche se la trova alquanto strana decide di passare con lei la settimana. Si comportano come buoni amici e visitano la città come dei veri turisti.
Subito chiariscono che non sono interessati ad una relazione ma ad una settimana di puro divertimento, ma si sa che le promesse spesso si infrangono.
Inizia così la loro vera storia, tra lettere e istanti rubati e, proprio in uno di questi Isaiah prende una decisione drastica.
Sarò l’uomo che merita,
quello che dovrei essere.
Cambierò in meglio.
Maritza è la classica persona senza peli sulla lingua, non ha paura di rimettere in riga Isaiah e di sicuro quando farà lo gnorri non userà mezzi termini nel parlare con lui, nonostante questo suo carattere molto focoso, la nostra cameriera è una persona molto buona e così si trova al centro di una “guerra” senza nemmeno volerlo, anche se cerca sempre di fare la cosa giusta e a farsi guidare dal cuore.
Isaiah è un ragazzo profondo ma anche tormentato, non pensate però a situazioni tragiche ma soltanto è vittima di una profonda invidia, non vuole far soffrire Maritza e poi non crede molto nell’amore, ma un evento durante la missione gli farà cambiare idea.


L’invidia è quello che caratterizzerà l’ultima parte del romanzo e proprio questa sarà la causa dell’allontanamento tra Isaiah e Maritza, questa e qualche piccola bugia detta per rovinare la felicità del nostro caporale.
È un romanzo che:” comincia con il furto di un pancake e finisce con un cuore rubato”, proprio così la storia è iniziata in modo ridicolo per poi concludersi con un grande amore, un amore che tutte noi sogniamo.
Quando ho finito di leggere questo libro mi è rimasto il sorriso sulle labbra perché, anche se la storia non è nulla di speciale e/o nuovo, parla di un amore puro, nato in modo ingenuo e cresciuto nel corso dei mesi. Ho trovato due protagonisti che sono maturati e che dalle avversità ne sono usciti vincitori. Chi mi conosce sa che mi piace molto il POV alternato e leggere i pensieri di entrambi i protagonisti mi ha fatto capire tutti i loro sentimenti. È stata una lettura davvero simpatica, ho adorato il prologo e il p.s. finale, se volete passare un piacevole pomeriggio questo è il libro giusto.
Un bacio Francesca.

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