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17 feb 2019

Una bugia per farti innamorare di Victory Storm [recensione in anteprima]

Una bugia per farti innamorare di Victory Storm. 

Può una bugia essere alla base di una relazione e non venire mai a galla? È la speranza di Sutton: all’ultimo anno di college, sta per laurearsi in giornalismo e ha le idee ben precise: vuole diventare giornalista per sollevare e sistemare tutto il marcio che vive nel mondo, poco importa che i suoi articoli riguardino la squadra di football del college, una battaglia ambientale o una liberazione in zone di guerra di ostaggi: tutto quello che è in suo potere lei lo farà. Questa sua passione l’ha portata a concentrarsi solo sui suoi ideali durante gli anni universitari, curando in contemporanea il suo blog: un blog che firma anonimamente, ovviamente, dove alterna articoli seri riguardanti la società ad articoli relativi al college, alla squadra di football e i suoi membri dopati e qualsiasi altra scorrettezza presente nella sua università e tra le varie confraternite. Nessuno sa di questo suo segreto, tranne il padre e le sorelle della sua confraternita. 

La sua vita procedeva alla grande, non aveva previsto però sua sorella minore: Chloe si iscrive alla stessa università di Sutton, la Penn State University e le due sorelle non potrebbero essere più diverse: Chloe è solare e amichevole con tutti, sempre sorridente e indecisa su cosa vuole dalla vita, con l’innamoramento facile che la porta a infatuarsi subito di Adrian Chase, il campione della squadra di nuoto del college, all’ultimo anno come Sutton e con la fama di essere un playboy che non sta più di una volta con la stessa ragazza. Dopo la dichiarazione di Chloe su questa infatuazione e sulla sua volontà di conquistare Adrian alla prossima festa della confraternita iniziano a suonare campanelli d’allarme nella testa di Sutton e di suo padre perché Chloe ha tanti pregi ma anche tanti difetti, in particolare uno: quando si innamora e poi viene lasciata cade in un vortice di depressione acuta seguito da pianti e giornate nere. 
 
Mi aveva commosso e mi aveva fatto battere il cuore, portandomi a sognare che quell’appuntamento non finesse mai”. 
E le persone a raccogliere i cocci rotti sono sempre le stesse. Il padre delle ragazze preoccupato per come potrebbe andare a finire convince Sutton a parlare con Chloe per puntare gli occhi altrove: potrebbe una innocente bugia creare una serie di conflitti tra sorelle, bugie su bugie e far diradare le nuvole che avevano affollato per anni la mente di Sutton? Tutto sarebbe stato molto più facile se Adrian fosse stato quello che tutti descrivevano: bello e playboy, con la fama di spezzare cuori ogni giorno, ma ben presto Sutton scoprirà che dietro alla maschera c’è un ragazzo bello di aspetto e anche di anima, dolce e pronto a farla uscire dal suo guscio. 
 
Rimasi affascinata da quello che stava accadendo: Adrian stava facendo tornare la voglia di vivere a un ragazzo che dopo aver perso le gambe sentiva di non avere più un futuro”.

 Tutto inizia per scherzo e per caso eppure capiscono entrambi di essere il pezzo di puzzle mancante l’un per l’altra. Cosa potrebbe andare storto? In fondo, Adrian non deve sapere chi è l’autrice del blog che ha insultato i suoi amici della squadra di football, che ha parlato male di lui e che tutto è iniziato solo per non far impensierire suo padre e non di certo per vero interessamento, giusto? I punti di vista sono alternati e questo, almeno a me personalmente, mi fa sempre piacere in un libro perché permette di comprendere meglio i pensieri dei protagonisti e quello che l’autrice vuole far passare. Inutile dire che Adrian è un cuore d’oro e farà battere un po’ il cuore di tutte noi. 

Ma con Sutton era diverso. Lei mi ascoltava, mi capiva, mi aiutava e mi faceva sempre sentire speciale per ciò che ero veramente. Eravamo così affiatati che facevamo tutto insieme. Tutto, tranne una cosa”.

  Sutton si rivela essere una Donna con la d maiuscola mentre ahimè voto negativo per la piccola Chloe che in certi punti del libro ho trovato davvero irritante. L’unica nota negativa che mi sento dire per questo libro è che è corto: mi sarebbe piaciuto che il libro durasse di più e certe parti fossero sviluppate meglio, senza fretta e con qualche pagina e suspence maggiore, per far vivere meglio le emozioni che obiettivamente questa autrice sa suscitare con la sua scrittura. Nonostante questo, la vena ironica e irriverente di Victory Storm si trova anche in questo romanzo e la dolcezza e l’amore riempiono ogni pagina dall’inizio alla fine. Quindi direi approvato! 
Buona lettura, Chiara


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