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Perché ho deciso di aprire questa recensione con la scimmietta con gli occhi bendati?
Ma perché faccio una mea culpa per non aver mai letto nulla di Thomas Harris.
Sapete chi è?
E' il padre letterario di Hannibal, ovvero Il silenzio degli innocenti, (il romanzo da cui è tratto il film non l'ho letto", ma ho visto il film e credo che sia uno dei pochi che mi sia rimasto scolpito in testa.
Grazie a Mondadori, ho avuto l'opportunità di leggere il suo nuovo romanzo: Cari Mora
Che già dalla trama (che vi posto, questa volta) avevo le premesse di un libro molto MOLTO interessante.
Trama:
Venticinque milioni di dollari in lingotti d'oro appartenuti a Pablo
Escobar sono sepolti in una grande e misteriosa villa nella baia di
Miami Beach. Il bottino fa gola a molti, gente senza scrupoli che tiene
d'occhio la casa. Primo tra tutti Hans-Peter Schneider, un uomo perverso
e pericoloso che vive delle fantasie malate di altri uomini ricchi.
Cari
Mora è una ragazza colombiana di venticinque anni con un passato
drammatico, scampata alla violenza del suo paese. È l'unica persona ad
aver accettato di fare la custode di quella villa; la sola a non temere
le voci inquietanti che circolano su quel luogo. Bella e coraggiosa, è
la preda perfetta per Hans-Peter, che nel frattempo ha affittato la
villa per cercare di mettere le mani sul tesoro di Escobar. E sulla
ragazza.
Ma Cari Mora ha doti sorprendenti, un'intelligenza fuori dal comune e innanzitutto è una sopravvissuta.
Cari Mora è senz'altro un libro forte e adrenalinico. Non avevo mai letto nulla di così coinvolgente, io che sono una lettrice onnivora di romance.
La vicenda è ambientata a Miami, e oltre alla alla spietata caccia al tesoro che i due personaggi maschili tentano in tutti i modi di scoprire rigurdo al patrimonio milionari di Pablo Escobar, vediamo e conosciamo una protagonista che ne ha passate di cotte e di crude per sopravvivere. Cari sembra una brava ragazza in realtà è un tipo forte, uno di quei personaggi che non ti aspetti.
Nel romanzo accade di tutto e molte sono le tamatiche di cui si parla.
Dai soldati bambini, alle donne schiave, passando per il problema dell'immigrazione.
Il libro è raccontato in terza persona e grazie al racconto di alcuni avvenimenti passati di Cari veniamo a conoscenza di tante cose che la riguardano, di come dietro alla maschera della ragazza quasi per bene si nasconda una tigre. Una persona in grado di fare di tutto pur si sopravvivere.
Ovviamente, non mancheranno situazioni al limite dell'accettabile e scene così forte da farvi venire voglia di chiudere il romanzo (anche se io dovrei essere lultima delle persone per dire una cosa del genere).
In definitiva il romanzo mi ha catturato, mi ha portato a girare l'ultima pagina e a metabolizzare tutto quello che avevo letto.
Vi dirò, per come si presenta e per il passato dell'autore, vedo la possibilità di un sceneggiatura.
Chissà magari fra qualche mese ne sentiremo di nuovo parlare.
Ella.
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