Lo conoscete il detto “bello ma non
balla”? Ecco, questo libro rappresenta al 100% questo detto: un
libro che aveva tutte le premesse per essere UP e invece è stato un
totale DOWN. Non mi era mai capitato che la protagonista femminile mi
stesse antipatica, ma di quell’antipatia che proprio ti fa chiedere
“perché sei così ?” eppure la protagonista di questo libro lo è
stata: antipatica e infantile. Forse è anche per questo che questo
libro a me personalmente non ha colpito.
Suzy si trova ferma con la macchina sul
ciglio della strada e le va in soccorso un motociclista tatuato e
sexy. Fin qua converrete con me che è un inizio molto buono. Peccato
che la protagonista inizi a pensare che questo è un seria killer per
poi, tempo di un battito di ciglia, pensare che invece è uno
strafigo da paura e tutte le sue paure e ansie rimosse, PUFF,
sparite. Da ansiosa a civetta: tempo necessario due secondi.
“Mi sentivo ferma di fronte a un bivio: immergermi in City e viaggiare sulla strada del cuore infranto oppure rompere facilmente con lui e continuare il mio viaggio”.
City dal canto suo, prima pensa a Suzy come una bella scopata, poi sempre nel tempo di un battito di ciglia, cambia idea e decide di aver trovato la degna erede del suo amore adolescenziale perduto. Inizia così un tira e molla tra i due protagonisti a ruoli invertiti: il motociclista spaventoso che vuole un amore eterno e la ragazza super responsabile che invece decide di tenere chiuso il suo cuore. Chiude il suo cuore per quale motivo? Non ci è dato saperlo. Poi si scopre che Suzy tanto brava ragazza non è per un semplice fatto: ha dei pensieri spinti e le piacerebbe fare sesso in un determinato modo. Questo è decisamente un elemento che fa capire che lei non è una brava ragazza ed è proprio una bad girl (sì, sono decisamente sarcastica).
“Era la ragazza della porta accanto, l’intoccabile secchiona che ogni uomo voleva conquistare. Volevo renderla volgare. Volevo farle urlare parole oscene”.
“Cavolo, quest’uomo era peccato puro, e voleva che fossi alla sua mercè”.
Io comprendo bene che i romanzi delle
volte non rispecchiano la realtà e che i colpi di fulmine esistono
ma deve esserci un minimo di filo logico nel racconto: in questo si
alternano scopate da magistrale a pippe mentali della protagonista
che non sono nemmeno coerenti, il tutto condito da un vissero per
sempre felice e contenti. Contenti loro, io un pochino meno.
Mi dispiace, perché dalla trama mi
aspettavo davvero tutt’altro e per i primi capitoli è stato anche
un bel libro, lasciandomi con il fiato sospeso perché non capivo
come poteva continuare il racconto, se lui faceva un passo falso o se
lei faceva un passo falso. Poi ho realizzato che non capivo il
seguito perché non è capitato assolutamente nulla degno di nota:
una storia come tante, con una protagonista che è mezza scema e un
motociclista che lo è solo per i vestiti perché per il resto è un
ragazzo normalissimo che fa tatuaggi ed è un cuore di panna. Di City
vi innamorerete, Suzy non lo so. Se trovate il senso a questa
protagonista fatemelo sapere.
È un libro da passare qualche ora ma
che di certo non si farà rimpiangere e si farà presto a
dimenticare.
Chiara
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