Buongiorno ragazze, oggi sono qui per
parlarvi di un libro che ho letto in anteprima per voi: sto parlando
di “Non cercavo qualcuno da amare” di Amabile Giusti! Siete
pronte a conoscere la storia di Aron e Jane?? Allora continuate a
leggere...
Aron ha trentadue anni, è un ricco
avvocato di New York e vive in un attico vicino a Central Park. La
sua abilità professionale è pari al suo cinico distacco dalle
emozioni. Un tradimento d’amore, quando era poco più di un
adolescente, ha minato la sua fiducia nel prossimo e sprangato il suo
cuore. Jane ha ventitré anni ed è stata ferita nell’anima e nel
corpo. Vive in un piccolo seminterrato nel Queens e fa un lavoro
modesto. Non ha amicizie: i legami la obbligherebbero a svelare cosa
ha interrotto la sua infanzia e distrutto la sua vita. Non cerca
l’amore, è impossibile che qualcuno si interessi a lei, ha troppe
cicatrici sul suo corpo e un buio profondo dentro. Tuttavia, con la
complicità di una causa pro bono che costringe Aron a rappresentare
Jane in giudizio, lui non può fare a meno di notarla. Jane è così
diversa dalle donne che di solito frequenta, così delicata e
misteriosa, così poco propensa a cadergli fra le braccia, da esserne
incuriosito suo malgrado. Il coraggio di Jane, la sua sensibilità,
la sua sensualità inconsapevole lo spingono a voler scoprire cosa
nasconde. La bellezza, però, non è negli occhi di chi la guarda in
modo superficiale ma nel cuore di chi la vede davvero: sullo sfondo
di una scintillante New York, nascerà un legame tra un uomo che non
vuole più amare e una donna che non pensa di poter essere amata?
Per prima cosa sono rimasta affascinata
dalla copertina, ti da l'impressione di vedere la protagonista; ha un
aria cosi triste, malinconica ma allo stesso tempo cosi angelica.
Continuando a leggere mi sono ritrovata coinvolta nella lettura, come
se anche io fossi lì in mezzo a loro.
Diciamo che il loro primo incontro non
è stato proprio un amore a prima vista, anzi...
“Non so che età abbia questa specie di donna: dall'altezza minuta si direbbe una ragazzina poco più che tredicenne, ma i portieri non avrebbero acconsentito a una bambina non accompagnata di entrare.”
...Ma poi, complice il rapporto
avvocato-cliente, succede qualcosa...
“Cosa ci faccio qui? Perché non sono dove sono sempre stato e dove farei meglio a essere? E perché non vorrei essere dove farei meglio a essere?”
Questo libro mi è piaciuto molto
perché, come ho già scritto sopra, riesce a coinvolgerti
completamente nella storia, grazie ad una scrittura curata nei minimi
dettagli. Mi è piaciuto il modo in cui la scrittrice descrive i
personaggi, dall'aspetto fisico all'aspetto emotivo senza essere
eccessivamente ripetitiva. Durante la lettura si intravede come i
personaggi subiscono una metamorfosi, come per esempio Aron che passa
da un cinico avvocato (aggiungerei un tantino stronzo) a un uomo più
sensibile capace di tutto pur di difendere la sua cliente durante
un'udienza preliminare (ricordatevi questa ultima frase u.u). Ci
sarebbero altre migliaia di cose da scrivere ma credo che riuscirei a
spoilerare totalmente il libro, quindi, vi invito a leggere questo
capolavoro che vi inchioderà al libro fino all'ultima pagina.
A presto Antonella.
Per leggere la trama QUI
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